Arte bianca

Arte bianca. 4 partite ed almeno 4 punti, ma anche 5. Si avvicina intanto  la partita di sabato pomeriggio con il Perugia di mister Bucchi, si avvicina la fine del Girone d’Andata, mancano 4 partite, a Perugia, con la Spal, a Brescia e con il Frosinone. Perugia-Pro Vercelli, gara valida per la 18ª giornata del Campionato di B sarà arbitrata da Marco Mainardi della sezione di Bergamo. Insieme a lui gli assistenti sig. Valerio Colarossi della sezione di Roma 2 e il sig. Luigi Rossi della sezione di La Spezia. Quarto ufficiale sig. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido. Il Perugia, che in classifica è nettamente davanti a noi, ha speso più di noi, ha un gioco di palleggio e possesso palla migliore del nostro pur avendo in corsa di campionato ?? cambiato modulo, ha avuto nelle gare casalinghe qualche difficoltà, insomma potrebbe non essere così difficile portar via uno o tre punti dal Curi, stadio del centro umbro. Recentemente, proprio al Curi, il Grifo ha vinto con il Cittadella ha perso con il Carpi ed ha pareggiato con Trapani e Novara. E se si va a guardare la classifica scorporata tra gare in casa e fuori, si può serenamente affermar che il Perugia ha costruito la sua brillante classifica soprattutto fuori dalle mura e dalle Porte del centro. L’Umile si meraviglierebbe molto di una formazione di molto diversa rispetto a quella che ha affrontato il Pisa, ferma restando l’esclusione dello squalificato Bani. Nessuna rivoluzione, insomma ed una squadra più  da Bricherasio che da Garibaldi

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I garibaldini correvano, prendevano qualche mazzata e qualche altra la davano. A dire il vero Longo ha  – quasi – sempre cercato di giocarsi le partite, senza scoprirsi troppo, e questo, mi raccomando neh, non è una critica ma è semplicemente l’esposizione di una linea di pensiero a fronte della moderata convinzione d’essere in possesso d’una Rosa da combattimento che, pur avendo tra le fila  qualche talento, non può permettersi di fronteggiare gli avversari con la maestria ed il tocco di Castiglia, con la datata esperienza di Budel ma invece con la sciabola di Ardizzone e Altobelli che vanno a disturbare il possesso palla degli avversari e con il talentino di Palazzi, bravo perlacarità, ma con addosso una responsabilità che altri, al momento, hanno dimostrato di non reggere, in altri ruoli, come Baldini, lo scomparso Castellano, l’intermittente, per presenza, ed apprezzato da ML Morra. Insomma, come sempre accade in questi casi, si fa il pane con la farina che si ha a disposizione e sta alla bravura del maestro d’arte Bianca, nel senso di pane e nel senso di Pro, farlo venir bene. Alcuni cultori nel capoluogo regionale dell’allenatore, da me interpellati, hanno confermato che ML è bravo e preparato, sostanzialmente un difensivista e non è una critica, i cultori non l’hanno enunciata, questa affermazione, come critica ma come constatazione di un mister che –  a loro dire – avrà, di certo, una luminosa carriera in B, in A, nella cempions quella vera, non la nostra. Mi permetto solo di aggiungere che le tradizioni sono fatte per esser sfatate e, ad ora e nei tempi recenti – moderni e contemporanei,  gli allenatori provenienti dal Torino non hanno avuto da noi gran fortuna – oltre all’attuale Longo su cui non è ancora possibile esprimere un giudizio netto, Natalino Fossati e Camolese, l’unica eccezione fu Giuliano Zoratti, secondo di Giacomini al Toro ed integrate Voi l’elenco se ne manca qualcuno. Si va a Perugia per far punti e sono assai fiducioso sul fatto che qualcosa riusciremo a portar via, non solo le eccellenze dei maestri norcini ed il Sagrantino Montefalco. Quanto al mercato, commentando in contemporanea stanotte con un paio di amici in sogno ovvero Milano III e Rampini II

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Le eventualità di gennaio, non mi meraviglierei, son conversazioni in sogno neh, di Castiglia al Vicenza, Budel a Livorno, Malonga dove si riesce a piazzarlo direttamente o magari in uno scambio, per esempio con Federico Moretti del Latina, Baldini che ritornerebbe alla casa madre per essere girato nuovamente. La Pro non può permettersi di andare, pagare , prendere e portar via i giocatori alle avversarie. Tra un paio di mesi, dopo la sosta, rientrerà Vajushi e Longo potrebbe tornare al 4-3-3, servono, fermo restando il mistero del non ancora recuperato Eguelfi, un terzino destro, un terzino sinistro, un centrocampista d’esperienza e qualità, ma non troppa esperienza perché altrimenti sta in panchina , e non per volontà dei tifosi o dell’Umile, anzi, per sopraggiunti limiti, di fiato e di età, che di carisma, qualità e tecnica a nostro avviso ne avrebbe a sufficienza per fare il titolare sempre, anche se solo per un tempo. Davanti potremmo davvero dire di essere a posto così. Il resto – passato il Pisa di mano e di proprietà e quindi con prospettive di risalita della graduatoria – sarà lotta durissima, sperando in qualche altra disgrazia, economica o tecnica, altrui. Forza Pro, what else, cos’altro se no?

Paolo d’Abramo