Mogli, fidanzate e abiti nuovi

Ci siamo quasi per la scelta del mister

Antonino Asta

Mogli, fidanzate e abiti nuovi. Nel pezzo ci sono due foto, una per l’articolo, l’altra per i Social network. Asta, Longo. Antonino Asta si era visto alcune volte, in questa Stagione, durante le sedute pomeridiane di Dom Claudio I, ad osservare le tecniche d’allenamento. A carpirne i segreti ? Chissà.  Manca poco, pochissimo, alla scelta dell’allenatore per la Pro formato 2016/2017 e senza dubbio, dalla salvezza con il Cagliari ad oggi, diversi nomi hanno indossato virtualmente la divisa ufficiale da allenatore della Pro come una scarpa di Cenerentola, come la messa in prova d’un abito nuovo, e da futura moglie, per vedere a chi meglio donasse, la tuta da mister intendo, senza fazzoletto al taschino che noi siamo la Pro, mica il Real e nella Pro ci si rimbocca le maniche, sempre e ovunque. Noicosì per posa, ça va sans dire. Eppure, come Giuseppe Berto fa dire al protagonista  in Anonimo Veneziano, prendendolo a prestito da Proust  “Nella vita della maggior parte delle donne, tutto anche il più grande dolore fa capo alla messa in prova di un abito nuovo”.  Abito nuovo sì, ma con i tacchetti sporchi di fango e terra, l’abito è ancora più bello, quella terra al Robbiano Piola non c’è più per ragioni di gestione e che forse farebbe bene a ritornare sotto le suole durante gli allenamenti su qualche altra pelouse per evitare di mettere a rischio le giovani vite dei muscoli pedatori. Capitolo allenatore, riprendiamoci. Asta, Longo,mister X, siano allo sprint finale e chiunque vincerà ci sentiremo dire e scrivere che era la prima scelta, quello su cui s’erano appuntate tutte le note e tutte le attenzioni della Società, quello che meglio sposa –  sposa, appunto –  i progetti societari, la determinazione, la grinta e il coraggio alla Cholo, nel senso di Simeone. Chiunque esso sia, sarà un successo, la Società decide per grazia di Eupalla e per volontà. Per volontà di chi? Di chi mette i soldi. Sarà così per una parte del tifo, i fideisti a priori, basta che sia Pro, io tifo e basta. Ci saranno anche quelli che continueranno a ripetere che Dom Claudio I era meglio. Aspettiamo prima di giudicare, l’Umile lo scriverebbe per chiunque, per Mourinho come per Asta, per Longo o per Fabio Grosso che in polpoziscion non è, ora, per salire al soglio bianco. Se sarà uno di loro si troverà all’esordio in serie B. Come al ballo dei debuttanti. Secondo alcuni la soluzione migliore sarebbe stata quella di comunicare il giorno dopo la dipartita di Foscarini il nome del nuovo allenatore. Forse la Società era impreparata all’addio, o forse no. Ma va bene lo stesso, noi attendiamo fiduciosi perché è tutto quel che possiamo fare. Di Moreno Longo l’Umile oggi non scrive, ha scritto a profusione nei giorni scorsi, ora Longo è impegnato nelle Finali Primavera cui Asta ha partecipato come allenatore , senza mai vincere. Antonino Asta, nato ad Alcamo il 17 novembre del 1970, cuore Toro ed allenatore dei giovani del Torino, e del Monza, del Bassano e del Lecce. Se arrivasse lui sarebbe all’esordio in B, preferisce il 4-2-3-1 ma si adatta anche agli altri moduli, adatta i moduli ai giocatori, adatta le idee alle necessità e fa il pane con la farina che ha, sempre ottimo, questione d’elasticità mentale. Vale per tutti, per qualcuno di più. E’ una gran dote, l’elasticità, forse la migliore di tutte, e non solo nel calcio. Due video dopo la firma, dell’Umile, non del nuovo mister. Del secondo filmato avete l’indirizzo, se vorrete farete il copia/incolla, del film con i sottotitoli, come qualche volta alcuni lettori mi suggeriscono di metter in alcuni dei miei articoli.

Paolo d’Abramo