Brodino energetico

Dopo il pari a Novara si va a Vicenza, praticamente subito

Calvin e Hobbes, copertina edizione decimo anniversario

Brodino energetico. Questa notte Hobbes mi confidava le sue perplessità sulla congrua soddisfazione – congrua in relazione ai 14 punti di differenza in classifica – che ha pervaso molti Innamorati vercellesi dopo il punto conquistato a Novara. “Perlomeno non li abbiamo fatti vincere”, meglio di niente anche se dopo la rete di Manuel Scavone tutti quanti pregustavamo di portar a casa non solo la posta alta decisa dagli allibratori ma anche la soddisfazione delle boccacce e lo scorno di Novara, nell’intimo a metà tra la Lombardia o forse l’Austria ed il Piemonte,  causa Radetzky e nonostante Carlo Alberto. Insomma, la Pro è stata un poco Leone ed un poco tigre di pezza, quando la tigre si è allungata – all’inizio del secondo tempo – Dom Claudio I l’ha giustamente ristretta, troppo pericolose le verticalizzazioni per linee centrali nei novaresi, mentre nella prima frazione di gioco tutti quei traversoni in mezzo erano in genere preda di Bani o di qualcun altro, tranne quando Corazza, eludendo l’accanita guardia di Umbertino (Hobbes mi suggerisce anche di Coly), è sbucato da dietro e ha fatto centro. A proposito del leone Coly, Hobbes mi chiedeva come mai gli Innamorati non lo abbraccino fortissimo consolandolo ogni volta che lui commette qualche sbavatura tal quale lui con il leoncino Melgrati nell’incertezza dell’intervento su Gonzalez allorquando Momo è andato a togliere dai piedi dell’italo argentino la palla del 2 a 1. Più bontà, più allegria, più salvezza. Alla fine, il punto di ieri sera va bene, sarebbe andato meglio se ci fossero stati anche i due in più di Crotone e i tre contro la simpatica Entella Chiavari ma non si possono avere sempre in campo 11 Scavone, il vero eroe – fino ad ora – della Pro di quest’anno, lottatore invitto, un po’  Radetzky per luogo di nascita ma italianissimo e leonissimo dentro. Di ieri, l’Umile conversando con Hobbes, salva la giovinezza e l’entusiasmo di Melgrati che ci ha emozionato, la discreta prova di Bani, il primo tempo di Emmanuello cheppoi si è immolato in un oscuro lavoro senza palla, l’agonismo di Castiglia, Manuel Scavone –  appunto – nella sua interezza, Malonga che ha un sublime tocco di palla. Bene Budel, che a Vercelli riscopre la sua seconda giovinezza. Nella fascia del grigio i due terzini Umbertino & Mammarella, non brillanti come di consueto. Coly ha salvato la barca su Gonzalez ma alcune sue settimanali amnesie potrebbero costarci care, mi dice Hobbes con linguaggio forbito. Gli rispondo subito che martedì sera a Vicenza rientreranno Pigliacelli e Legati, siamo in una botte de fero. Marchi sicuramente una buona cosa l’ha fatta, altre non sono sicuro per ieri sera, sorride Hobbes, ha ceduto – uscendo per sostituzione – la fascia di capitano a Manuel Scavone. Quanto a Luca Forte, mi chiedo perché Dom Claudio I lo abbia fortemente voluto (o accettato?), questo campioncino di presente e prospettiva fino ad ora senza la patente ed il privilegio di giocare in campionato con la Pro? Per intanto – restando con il dubbio – è subito sera martedì con il Vicenza, scontro diretto in terra di Palladio e di gatti, altro che Leoni o tigri di pezza. Un giorno in più per recuperare le energie e le ore che ci dividono dal completamento del turno di campionato, per vedere l’effetto che fa questo pareggio al Marmo Piola.

Paolo d’Abramo