Il tempo del puccettone

Sabato al Robbiano Piola arriverà il Como

Immagine dell'amico Giorgio Caligaris

Il tempo del puccettone. Anch’io, forse, sono tenero come un puccettone, per questo parto dalle cose belle di Modena, gli Innamorati che sono arrivati fin là, la difesa che tutto sommato tiene nonostante la non brillantissima prova di Umbertino, un primo tempo dove abbiamo dato segni di vita. Poi è arrivata la Strega, nell’intervallo all’interno dello spogliatoio, un non so che d’allegria di naufragio e così sono finite le cose belle. La squadra si è abbassata, i lanci lunghi erano preda dei feroci canarini e non avevi tempo di risalire che, a forza di beccate e bloccati dagli artigli dei rapaci canarini, hai incominciato a sanguinare fino al colpo mortale. I giocatori di classe, neppure giovanissimi come quando sono intorno alla maggiore età, si riconoscono per una certa continuità di rendimento. Ecco, casomai esistesse qualche simpatico puccettone convinto che nella nostra Rosa di gioie e di spine possa esistere uno – ma anche più giocatori, neh – in grado di arrivare lesto lesto in serie A e giocarci stabilmente, per grazia e bellezza proprie oltre che volontà di Società & Procuratore, temo debba attendere la continuità, di tali grazie e bellezze. Agli Innamorati basterebbe che tali giocatori rimanessero in serie B, con la Pro già in questo campionato. Alla Pro oggi mancano alcuni giocatori che attualmente stanno da un’altra parte giocando – magari anche poco – ed arriveranno a gennaio, più tre giocatori chiave che sono Castiglia, Rossi e Marchi. I primi due sono assenti, l’altro è presente ma nonostante tutto il nostro alitare di Bene su di lui ed il suo perenne sacrificio a far chilometri pesanti – nel senso che il suo movimento non mi appare del tutto fluido – e difender palla, lo si vede a terra per spintine e girarsi a fatica. E’ lui che è poco servito o sono i compagni di squadra a non essere serviti in modo armonico da lui, in accompagnamento? Alcuni detrattori, me escluso, propendono per la seconda, intanto attendiamo il ritorno di Rossi & Castiglia, in ordine temporale ma per bene che vada ci vogliono ancora due turni, a meno di pozioni magiche. Sprocati è rientrato a Modena per uno spezzone ma non ha inciso in modo determinante e sfido oggi qualsiasi tifoso della Pro – invitato ad elencare i possibili partenti del lontanissimo gennaio – a non inserirlo nel bocciolo dei valigiandi, soprattutto se si volesse provare a cambiar modulo. Ebbene, questo tifoso, metterebbe nell’elenco anche il tecnicamente superbo ma poco concreto Beltrame, l’ectoplasma – nel senso di fantasma – Gatto, ancora in questi giorni in Nazionale Under 20, un Redolfi altrettanto impalpabile, ed uno a scelta degli incontristi oggi presenti nel centrocampo a tre, fatto di tre incontristi, o due e mezzo, perché Emmanuello – che, riscrivo, a me piace ed anche più di Beltrame – costruirebbe anche bene, seppur con una certa discontinuità e occhi di tigre con qualche decimo di visus in più di Beltrame, ma pochi. Con la speranza anzi la certezza che tutti i sopra nominati sabato facciano un partitone con due reti a testa e un assist. Sabato arriverà al Robbiano Piola il Como sconfitto ieri in casa con il Pescara e da una doppietta del nostro ex Lapadula. Ve lo scrivo subito, sarà durissima. Qualcuno aggiungerà “Si stava meglio quando si stava peggio“. Ecco, ricordando quei tempi, guardatevi il secondo video, il primo è la consueta chicca di platino.

Paolo d’Abramo