Star bene e amarsi un po’
Quanti dubbi ancora
Star bene e amarsi un po’. Speriamo. A tre giorni scarsi dall’inizio di Pro Vercelli vs Novara ci si rende conto d’un fatto. Quel che era vero ieri può essere messo in dubbio oggi e direttamente ribaltarsi il giorno dopo. Bene ha fatto intendere Pigliacelli. Il Novara non è il Real Madrid. Impegno, determinazione, grinta, cuore e tutto il resto, potrebbero bastare. Questa considerazione vale anche per la Pro che non è il Real Madrid o il Brescia o l’Entella Chiavari o il Crotone, è da molti anni che non gioca in serie A e ha tifosi strani che hanno un sacco di pretese, maguardaunpò. Ieri l’Umile aveva anche scritto, dopo la chiamata del Tecnico della Nazionale Bulgara Ivajlo Petev, che il feroce Galabinov non sarebbe stato del derby. E invece no. Galabinov rinuncia alla Nazionale e gioca al Robbiano Piola. Chi rischierebbe di non giocare è ancora Faustorossi, ieri si è allenato, oggi no. Forse non è ancora del tutto chiaro che Faustorossi non è del tutto a posto, dal punto di vista muscolare, fino all’altro ieri, o poco più, a rischio strappo tra l’inguine e il retto femorale, ci prova poi sente male, rallenta e si ferma. Oggi Faustorossi ha svolto differenziato, non ha partecipato alla partitella. Centrocampo con Matute, Castiglia, Scavone e Di Roberto arretrato. Davanti Sprocati e Marchi. Mentre Stefano Beltrame resta a disposizione, alla ricerca di un’identità da dare a questa squadra che aveva accolto, in estate, 3 Juve. Avrebbero dovuto giocare titolari, i 3 Juve, la Pro se ne ritrova con due che giocano a intermittenza, così per scrivere. Ma se uno non sta bene, allora è colpa sua? Giocherà, forse, Faustinho, come Marchi e Germano che definire in forma è un eufemismo come scrivere che l’ambiente della squadra è carico a molla e coeso. Se si vincerà, apparirà unitissimo, altrimenti. Altrimenti vedremo e al momento non ci pensiamo. Robbiano Piola a rischio esaurito, speriamo. In bene, naturalmente, con il tutto esaurito allo Stadio e nelle nostre Forze un poco allo stremo.
Paolo d’Abramo