Va bene così
Un buon pari a Novara, ora attendiamo l'Hellas
Va bene così . Il pareggio di Novara ci restituisce, dopo la vittoria di Terni, una Pro compatta, tignosa, cattiva. Un buon punto che se Mattia Aramu avesse messo dentro il rigore, sarebbero stati tre, o forse nessuno perché c’era ancora tutta la partita da giocare. Bravo il giocatore in prestito dal Torino a procurarsi il rigore ai danni del portiere novarese Da Costa, bravo Da Costa a respingerglielo. Peccato soprattutto per l’occasione capitata nel primo tempo a Rolandinho senza che lui se ne accorgesse, una botta sulla nuca dal rinvio corto del novarese, un metro piu in là e sarebbe stata una rete ancor piu beffarda dello schianto di Emmanuello, al 94′ dell’Andata. Novara discreto ma sterile, ha scontato la giornata di ombre piovute come il sole dell’ultimo inverno su Galabinov, Macheda, Sansone. Numerosi e Commoventi i Tifosi della Pro, nella splendida cornice. Forza Andrea! Ad analizzare i reparti di gioco dei Bianchi, bene la difesa tutta, centrocampo sorretto da un grande Vives e dal lavoro oscuro di Palazzi, Emmanuello, meno splendidi rispetto alle ultime uscite ma forse perchè era per loro arduo chiudere i varchi degli avversari – avversari che mirano ai play off – e impostare, illuminare, in una gara soprattutto bloccata dalla paura di prenderle, soprattutto quando i Leoni sono rimasti in dieci e da almeno un’ora e mezza ma forse quasi due, alcuni entusiasti ma inesperti e senza alcun certificato della Scuola di guerra di Eupalla, invocavano il cambio del generoso ma gia ammonito Palazzi per Osei o Castiglia, eventualmente Berra o Morra. Comunque va bene così, il centrocampo ha retto l’urto degli azzurri, l’attacco ha mostrato un Bianchi generoso ma solo ed Aramu, partito guizzante ma, ad avviso dei soliti, spentosi rapidamente di fronte ad un Novara che, pur senza Troest, ha una difesa di prim’ordine. Potevamo vincere ma anche perdere, e Provedel non ha fatto una parata che si chiamasse tale provenendo da una chiara occasione da goal. Ora ci aspetta, sabato pomeriggio, l’Hellas Verona, il predestinato, alla promozione, deve sconfiggere quelli che non lo sanno – che è predestinato – cioè Spal e Frosinone, occupare uno dei due posti utili, lì davanti. Il turno, se si esclude la vittoria del Vicenza sul Pisa, ci ha regalato risultati favorevoli, sconfitte delle nostre dirette avversarie e negli scontri diretti il successo della Ternana contro il Trapani. Classifica spezzata in due ed ancora corta nei due tronconi ormai definiti.
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Dalla Spal che ne ha 55 a Carpi ed Entella con 43, sono in undici. Da Salernitana ed Avellino con 36 a Trapani e Ternana con 26 punti, siamo in undici. Mancano 12 partite, 36 punti in palio. Sabato l’Hellas poi si va a Latina, una diretta concorrente. La Pro vista oggi ce la può fare, anche con una certa serenità. Speriamo solo di non dover rimpiangere i punti seminati qua e là, nel corso della Stagione. Sabato prossimo mancherà lo squalificato Palazzi, Mammarella infortunato. Sostituti ce ne sono, per esempio Eguelfi per SuperCarlo, vedremo quali saranno scelti, soprattutto a centrocampo, senza dimenticare che sono tornati a disposizione del mister Nardini e Morra, due preziose pedine nello scacchiere bianco. Da ricordare che in sogno mi è apparsa la notizia d’un prologo sabato mattina alle 11 al campo di Via Vicenza tra i Veterani della Pro Vercelli ed i Veterani dell’Hellas Verona, con in campo tanti giocatori che, al di là del rapporto di amicizia, dicono ancora molto alla memoria di chi ha già compiuto almeno 25 o 30 anni.
Paolo d’Abramo