Il punto di Paolo d’Abramo 18/ E’ una Pro all’arma bianca, il corpo a corpo esalta lo spirito dei ragazzi di Scazzola
Quella contro la Cremonese è stata la vittoria del cuore e della sofferenza. L’umile cronista l’ha vissuta in curva e, se possibile, ha patito ancora di più, gioito, esultato. Abbiamo visto la più bella azione di campionato della Pro che scriverò senza punteggiatura per linee centrali scambio Statella Erpen la sciabolata diagonale di Horacio per Giannino che scende sulla sinistra e pennella il cross culminato con l’autorete di Caracciolo. Ettorino pure questa volta avrebbe meritato il goal che solo l’estremo grigiorosso Galli gli ha successivamente negato. La Pro dei primi venti minuti ci è piaciuta molto, in seguito ha sofferto con i suoi tifosi e rischiato un clamoroso pareggio oltre il novantesimo quando i ragazzi d’un Torrente sempre più in bilico non avevano più grandi risorse. E’ una Pro che fornisce agli Innamorati la costante impressione di soffrire quel che nell’hockey su ghiaccio si chiamerebbe “power play”, la pressione degli avversari. Oggi però – cercata e sfruttata l’occasione – è diventato per i lombardi difficilissimo riequilibrare le sorti. Dobbiamo tutti imporci di non recriminare sulle monetine d’oro smarrite sulla strada della B e guardare solo avanti. Il problema della Pro di oggi è la tenuta a tempo determinato di molti suoi uomini che, a causa dei problemi fisici, non sono in grado di fare novanta minuti tiratissimi, tranne due o tre. Ed infatti questi si sfiancano fino all’osso. Non che gli altri non ci provino ad esalare l’ultimo respiro sul campo ma è come quando restavi in motorino senza benzina, allora non ti restava che pedalare, dopo un po’ ti fermavi per la stanchezza e dovevi riposarti un poco. Dopo la vittoria con la Cremonese non vorrei immediatamente scrivere una graduatoria di merito dei giocatori e neppure ragionare sull’atteggiamento tattico del mister, quando si vince va bene tutto e l’analisi tecnica la farò tra qualche ora. Guardiamo intanto al futuro, mancano sei partite alla fine della stagione regolare ed il calendario dell’Entella assomiglia davvero ad una lunga giornata al mare di Chiavari, sole, brezza e focaccia nello zaino. I biancoazzurri prima del penultimo turno – contro la Pro – dovranno affrontare venerdì prossimo nell’anticipo serale casalingo la Reggiana, poi andranno a San Marino, giocheranno in casa con la Pro Patria ed andranno a Savona. Mi accontenterei di recuperare quattro dei sette punti di distacco attuale, per giocarmi il tutto per tutto il 27 aprile al Comunale di Chiavari. Ma noi avremo invece Pavia fuori, Venezia in casa, Vicenza fuori e SudTirol in casa, non riesco proprio a vedere come potremmo far a stare a -3 dall’Entella prima dello scontro diretto. Con 12 punti in saccoccia ed una vittoria a Chiavari, sarei pronto per colorare di biondo i miei residui capelli ed anche le sopracciglia. Siamo comunque in ballo e continuiamo, che il divertimento è assicurato. La mezza sorpresa di questa settimana è la vittoria del Pavia a Lumezzane, le due sorprese intere sono la sconfitta del Vicenza a Bolzano e quella del Venezia a Reggio Emilia. I pareggi del Savona con la Carrarese e del Como con la Pro Patria non ci meravigliano, testimoniano il ritmo alterno di molte compagini in questo Girone A di Prima Divisione. La vittoria del 9 marzo assicura ancora un giro sulla giostra per tentare di afferrare la coda ed un altro giro, un’altra giornata di vita, cercando dì arrivare primi . Per intanto i tre punti ci rafforzano nella seconda piazza e sull’opportunità di far arrivare, quando le rose saranno fiorite, tutte le pretendenti nella bolgia del Robbiano Piola.
Paolo d’Abramo