La finestra sul cortile
Sabato pomeriggio la Pro a Brescia
La finestra sul cortile, la finestra sul mercato. Nell’attesa della conferenza stampa di Moreno Longo, domani in tarda mattinata, apriamo la finestra per far entrare l’ultimo sole del primo Inverno e la prima o la seconda luna, in relazione all’emisfero di lettura di questo pezzo. Un mercato pregiato, un cortile di lusso, quello di gennaio, non già un mercatino delle occasioni perché spesso la seconda mano è anche migliore della prima, gli abiti hanno un fascino solo inizialmente un po’ blasé poi aprono e si aprono al cuore ed anche i giocatori si aprono alla tigna agonistica ed alla tecnica. Non parliamo, poi, delle scarpe che i Signori, una volta, facevano pria – proprio pria e non prima in relazione all’epoca – indossare al personale di servizio perché prendessero forma e non fossero così scomode dal nuovo. Difesa, centrocampo, attacco della nostra Pro o di chi ritiene, a ragione, che sia sua. In Difesa potrebbe partire Zaccagno, potrebbe casomai lui o la Società di appartenenza – il Torino – decidesse che deve giocare titolare in questa Stagione, in A, in B o in Lega Pro ma giocare sì. E quindi, o scalerebbe a secondo portiere Alessandro Gilardi oppure si dovrebbe trovare, eventualmente, un altro portiere. Voci vere, voci false, le voci girano e chi deve piazzar portieri di mette in vista. Per il resto, in difesa, potremmo essere più o meno a posto così, senza rivoluzioni e, chissà, magari un innestino ed una potatura, piccola, piccola. A centrocampo tutto e niente. Ovvero, tutto da cambiare no assolutamente, potrebbe partir Budel se volesse giocare con continuità, tutto dipende da scambi di giocatori o richieste specifiche di denari e non di scambi. Sarebbe carino che anche i miei lettori, con puntualità, cioè nel senso di indicare puntuali zone del campo e nomi di preferibili partenti senza esagerare, scrivessero le loro opinioni, e anche di preferibili arrivi, anche in questo caso senza esagerare con le pretese. Da qualche settimana si scrive di Federico Moretti e di Vittorio Parigini, l’uno trova poco spazio nel Latina, l’altro pochissimo nel Chievo. Chi preferireste tra Budel e a Giuseppe Vives, capitano del Torino con caratteristiche diverse dal nostro Alessandro e con circa un annetto in più? L’Umile continuerebbe a preferire Alessandro ma come è noto e per fortuna, l’opinione dell’Umile non conta nulla. L’Umile preferirebbe, pronto ad essere smentito e felicitarsi. Escluderei Boateng, lo escluderei proprio così come escluderei Russotto del Catania mentre, se da un lato Biagianti non si dovrebbe per nulla muovere dal centro Etneo, quanto mi piacerebbe vedere a Vercelli Mazzarani, centrocampista offensivo, reduce dal brutto infortunio della Stagione passata, transitato da Crotone ove conserva affetti, giocatore di B di alto lignaggio, anche per chi eventualmente guarda al second hand, alla seconda mano storcendo la bocca e il naso. Davanti, potrebbero partire in primis Malonga, in secundis Ebagua o La Mantia, mie supposizioni. Per scambi, casomai fossero ben accetti, per denaro anche se in giro ce n’è poco. Le alternative in entrata? Me ne basterebbe una, una punta che la metta dentro con continuità , trovarla a buon prezzo è un’impresa, in questo mercatino dove Ti fanno pagare oro non solo le primizie ma, soprattutto la seconda mano. Ed ora concentriamoci su Brescia, un passo per volta, un passo per volta davvero, o anche tre.
Sotto la firma, la finestra sul cortile.
Paolo d’Abramo