“Facite ‘a faccia feroce”, gli eroi della Pro contro lo Spezia che scelse la maglia bianca per onorare i Leoni
L’appuntamento di sabato 11 ottobre alle ore 18 con lo Spezia deve essere proprio di quelli eleganti se – in occasione della messa in prova dell’abito da utilizzare e degli accessori da abbinare – si decide di fare una seduta pomeridiana, quella di giovedì dalle ore 15, a porte chiuse. In genere si utilizzava per il segreto, qua e là, il mattino che, come è noto, ha l’oro in bocca e non può parlare. Non mi permetterò certamente di fare ipotesi sulla formazione che verrà schierata tra 4 giorni in maglia bianca verde fosfo o nerocrociata, stanno tutti bene, o quasi. E se anche il giovane prodigio Belloni non è in perfetta forma, sono pronti a dare man forte Giannino, Di Roberto, Ragatzu e con una manciata di spiccioli minuti a disposizione, chessò 10 o 15, anche Statella, ormai recuperato alle forze da battaglia. Una giornata di squalifica al centrocampista Josip Brezovec, ammonizione con diffida per mister Nenad Bjeliça, ha platealmente protestato avverso una decisione arbitrale, uscendo persino dall’area tecnica. Il tecnico croato vedrà solo in prossimità della gara di Vercelli molti dei suoi giocatori, sparsi tra le diverse nazionali giovanili, Simone Bastoni con l’Under 19, Pietro Ceccaroni e Roberto Gagliardini con l’Under 20, Niko Datkovic e Mato Milos con l’Under 21 croata, Marko Bakic, aggregato alla Nazionale maggiore del Montenegro per i match contro Liechtenstein e Austria, validi per il gruppo G di qualificazione ad Euro ’16. Occorrerà vedere come torneranno tutti loro dagli impegni con la maglia del cuore, intanto vale la pena di rammentare che sabato scorso, nella vittoriosa sfida con il Perugia, lo Spezia è sceso in campo con il 3-5-2, Chichizola, Piccolo, Ceccarelli, Datkovic, Migliore, Bakic, Juandé, Brezovec, De Col, Situm, Catellani. Sono entrati per scampoli Cisotti e Gagliardini, Ardemagni per i 3 minuti di recupero finali. Ma, lo sapete anche Voi, certi allenatori cambiano talora 8-9 undicesimi da una partita all’altra, fare calcoli di probabilità non è possibile, né da una parte Nenadall’altra. Lo Spezia parte in questa stagione, ed ancora una volta, per puntare almeno ai play off, Bieliça ha a disposizione una multinazionale importante ed italianità con esperienza estera – tipo Felice Piccolo in Romania nel Cluj – di livello alto, il tutto messo a disposizione dall’italiano più ricco d’Africa, Gabriele Volpi, presidente onorario della Società che vede il figlio Matteo nel ruolo di presidente operativo. Se non si riesce con la tecnica sopraffina il tecnico croato può sempre spronare i suoi con un imperativo “Facite ‘a faccia feroce” che ai suoi potrebbe riuscire benissimo, la faccia, non l’imperativo, e l’Umile Cronista vorrebbe che anche i Nostri fossero in grado di fare la “faccia cchiù feroce” e non ammuina, non confusione. Di certo non basta fare la faccia feroce per fermare la libertà, anzi la verità sarà espressa sul campo, raccontata da qualità del gioco, occasioni, atteggiamento tattico e, soprattutto, dai goal.
Paolo d’Abramo