A Beautiful Mind, il genio dei numeri
Via i numeri dalla testa, ci vogliono orgoglio e spinta degli Innamorati
A Beautiful Mind è un film del 2001 diretto da Ron Howard, descrive la vita del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr., interpretato da Russell Crowe. Il film è liberamente ispirato all’omonima biografia di Sylvia Nasar, pubblicata in Italia col titolo Il genio dei numeri. Perché A Beautiful Mind parla – anche – di Teoria dei Giochi, cooperativi e io traslo nella stessa squadra- come potrebbe e dovrebbe essere il calcio – e anche non cooperativi cioè competitivi affrontando – o affondando – squadre avversarie, come sarà invece nelle ultime due giornate del campionato di serie B che ci ha regalato sabato scorso la vittoria per uno a zero a Terni, a fronte d’una serie di palpitazioni in relazione alle chiare occasioni da rete capitate ai padroni di casa ternani. Chiusa la parentesi) che avevo aperto nel precedente pezzo, lasciata in sospeso e mai richiusa fino ai tre punti conquistati dopo il fischio finale dell’ottimo arbitro Saia, è ora di pensare alla prossima. La Pro non deve fare calcoli, perché a fare troppi calcoli si fonde il cervello e poi si parla del futuro e del futuro possiamo dire quel che vogliamo, tanto non è ancora capitato. Inutile fare calcoli sui probabili o possibili risultati delle dirette concorrenti – alcune si sfideranno tra loro – nella lotta per il mantenimento della categoria, della serie B. Mi fanno sorridere tutti coloro – l’Umile compreso fino ad una settimana fa – che si mettono lì, s’arrovellano sul prossimo risultato dell’Entella, del Modena, del Crotone e di qualche altra compagine, tipo la Ternana. Ora siamo artefici del nostro destino, per le due giornate che restano. Lascio il compito delle tabelline ai figlioli delle scuole elementari. Non fare calcoli significa, per l’Umile, giocare la partita con il Bologna, sabato prossimo, mettendo in campo le risorse tecniche e tattiche migliori in relazione alla partita ed agli infortuni più recenti, di Ronaldo e Scavone. E fare quel che si può, cercando d’impedire al Bologna di giocare al meglio, eppoi nel tentativo di affondare gli avversari con ripartenze sprint. L’impresa sarà abbattere il Bologna sul piano tecnico – impresa non semplicissima – ed anche su quello agonistico, dopo l’arrivo di Delio Rossi che è allenatore carismatico, accanito tifoso del Foggia, e soprannominato a Salerno – quando sul finire degli anni ’90 conquistò la serie A – “Il Profeta”, a Firenze invece “Gargamella”, il mago cattivo dei Puffi, per i modi un poco spicci con i suoi giocatori. Supponendo l’assenza di Ronaldo e Scavone, avremo un centrocampo che potrà essere formato scegliendo tra Ardizzone, Castiglia, Emmanuello e Musacci, mi pare. Al Bologna mancherà lo squalificato difensore Ceccarelli e per la Pro, abbracciando sportivamente lo stesso Ceccarelli, è una buona notizia. Potranno invece rientrare dal turno di stop Gastaldello, Maietta e soprattutto Sansone, punta in prestito dalla Sampdoria. Il Bologna ha pareggiato lo scorso turno con l’Avellino – 1 a 1 – disponendosi 4-3-1-2: Da Costa; Ceccarelli, Oikonomou, Ferrari, Masina; Casarini, Krsticic, Buchel (dal 30′ st Bessa); Laribi (dal 1′ st Matuzalem); Mancosu, Improta (dal 1′ st Acquafresca). A disposizione Coppola, Garics, Mbaye, Morleo, Perez, Cacia. La Pro potrà far valere, per ottenere punti sabato 16 maggio, alcuni “atout“, ovvero beni, briscole, vantaggi: il fattore campo sintetico, il fattore pubblico, la sagacia del proprio mister, Cristiano Scazzola, che potrà dimostrare di essere una Beautiful Mind, giocare con i numeri degli schemi, dei suoi ragazzi e far giocare i Leoni meglio di come farebbero, chessò, Mourinho, Trapattoni e le buonanime di Nereo Rocco ed Helenio Herrera, tutti e 4 messi insieme, tanto si gioca sui tasti del computer e si può fare. Il Robbiano Piola, sabato, dovrà essere una bolgia in ogni settore – si resta in attesa dell’offerta formativa per l’ultima ( speriamo) di Campionato in casa. I Leoni non dovranno certo dire agli avversari come i croupier alla roulette dopo il pagamento delle vincite precedenti, “Faites vos jeux“, fate il vostro gioco ma il contrario. E, i Leoni, dovranno portare via dalla pelouse sintetica almeno un punticino (ma meglio tre che così arriverebbe la salvezza matematica, festeggiata davanti agli Innamorati. Anche l’Umile non vorrebbe passare ancor una settimana di passione nell’idea di conquistare almeno un punto a Trapani. E’ vero che siamo nati per soffrire ma ogni tanto una gioia anche in anticipo non guasterebbe. Lascio aperta un’altra parentesi all’Eduardo, ennò, alla Peppino De Filippo che l’ha pensata e scritta per una commedia e un film, non è vero ma ci credo, dovrebbe portar bene.
Paolo d’Abramo