Titanic e Vaurien

Vaurien Vaurien

Titanic e Vaurien. La Pro perde in casa con il Venezia per due reti a zero e sabato giocherà a La Spezia poi avremo la Ternana in casa e in ultimo il Cittadella. La Società ha dichiarato il silenzio stampa, eventualmente parlerà il presidente. La situazione di classifica è questa

https://www.diretta.it/calcio/italia/serie-b/

Lo Spezia invece è qui sotto

https://www.diretta.it/squadra/spezia/re6VD39b/

Tra chi sta leggendo questo pezzo c’è chi ritiene che tutto è compiuto, altri invece continuano a tenere viva la fiammella della speranza, sempre viva, sempre più piccola. Naturalmente, si aggiungono ai lettori, gli Innamorati convinti che la maggior parte della responsabilità della situazione sia da addebitare a GianLuca Grassadonia e chi suddivide meriti e colpe tra tutti, ma proprio tutti. Di certo le ultime e le penultime dichiarazioni non hanno reso simpatico a diversi tifosi l’attuale mister eppure, al di là delle dichiarazioni, resto convinto che è merito di Grassadonia se siamo tutt’ora in corsa per la salvezza. E credo anch’io che con un altro allenatore avremmo molti punti di meno, l’ho anche scritto. Al netto di alcune scelte tattiche incomprensibili per alcuni, va scritto che senza dubbio il mister ha parlato con i giocatori prima della partita che vedeva la Pro opposta agli uomini di Inzaghi e credo che l’esclusione iniziale di Castiglia sia stata necessaria per un giocatore che in questo campionato ha dato molto. Le responsabilità- eppure qualcuno tra i tifosi ritiene che ora non si dovrebbe neppure scrivere o trattare di dietrologie – vanno ascritte alla decisione di non investire – o investire maluccio e poco – dopo la cessione di La Mantia e l’addio di Bianchi, entrambi sarebbero stati un miglior viatico invece che il breve e doloroso elenco degli attaccanti ( qualcuno non vorrebbe neppure definirli tali) di questa sofferta Stagione. E, si badi bene, investire con tempismo ed adeguatezza anche negli altri reparti. Invece si è sanato il Bilancio ed i soldi non sono i nostri , nel senso di Tifosi, quindi non possiamo aggiungere altro. Nonostante tutto siamo ancora lì, anche se staccati eppure non così distanti quanto lo siamo stati in termini di euro spesi a confronto con altre compagini per nulla tranquille. Insomma, se capiterà, quanto meno non abbiamo fatto proprio del tutto la figura di quelli con gli abiti rivoltati, le giacche con le toppe e i pantaloni con le pezze sul lato b. Con dignità. E con un’organizzazione di gioco che ci ha fatto rimanere nell’anticamera de La Scala ( serie A) togliendoci qualche soddisfazione. E pare inoltre comunque di tradizione compensare – giustamente – i procuratori per il lavoro loro affidato dai calciatori, sembra talora difficile avere un elenco – anche breve – di calciatori seguiti e apprezzati dagli osservatori vercellesi, un breve elenco da contattare per concluderne l’acquisizione o il prestito. La solitudine dei numeri primi, ed anche degli ultimi, senza possibili aiuti ( mi ritorna in mente Di Tanno e mi rammarico un poco). Insomma, non condivido l’idea che potrebbe bastare un pari a La Spezia e poi due vittorie, ce ne vogliono tre. Non è impossibile, anche se tre di fila in questo campionato non le abbiamo mai vinte. Tenere accesa la fiammella della speranza non significa danzare sul Titanic mentre la nave sta affondando e ci sono anche fosche nubi all’orizzonte, in ogni caso il paragone con il Titanic non reggerebbe, siamo molto più modesti come barca, il wind surf della serie B, anzi barche a vela categoria vaurien, forse più difficili da maneggiare. Formazione possibile per La Spezia. Dico 4-3-3 con  Pigliacelli, Ghiglione Bergamelli Gozzi Mammarella, Castiglia Vives Germano, Bifulco Raicevic Gatto. I punti interrogativi sono tanti, le ipotesi da qui a sabato si susseguiranno, e senza il conforto delle parole della vigilia. Non proprio una Vela da America’s Cup e neppure una vaurien. Tre punti contro lo Spezia, poi ci aggiorniamo.

Paolo d’Abramo