La matematica non ci condanna ma incomincia a guardarci male

La matematica ci guarda male La matematica ci guarda male

La matematica non ci condanna ma incomincia a guardarci male. La sconfitta ad Empoli, due a tre il finale, ci può anche stare, i toscani sono una compagine ampiamente superiore alla Pro per Rosa e consistenza di gioco ma il goal di Bifulco aveva creato l’illusione di poter riuscire nell’impresa. E invece no, l’illusione è durata pochissimo. Senza generalizzare,e con le dovute benevole eccezioni,  abbiamo difensori che non difendono attaccanti che non attaccano, acrobati distratti e fachiri che hanno paura degli aghi, non siamo un tendone arlecchino rattoppato ( cfr. uno dei video sottostanti) ma qualcuno si è scordato il nostro desiderio di Natale o giudilì. Si salva – ma non tutto e non sempre – il centrocampo. Eppure, nonostante ci si trovi sull’orlo dell’abisso, martedì sera avremo una partita decisiva, contro il Pescara di Pillon. Il Pescara, nonostante il cambio di guida tecnica – tra Zeman e Pillon c’è stato un breve interregno – è in caduta libera da molto tempo, guardate qui sotto

https://www.diretta.it/squadra/pescara/WW0i6v4C/

Nonostante il volo all’indietro degli abruzzesi, la Pro resta comunque in prognosi riservata, anzi riservatissima. Volete ancora leggere le spiegazioni delle responsabilità di questa situazione? Forse che non Vi basta averle lette ovunque e quantunquemente? Ok, ve le riscrivo in ordine sparso: smantellamento della Rosa della Stagione precedente, prese di beneficio, tra vendite e valorizzazioni, per far quadrare il bilancio, assunzione allontanamento e riassunzione d’un tecnico che avrà di certo un futuro roseo nel mondo di Eupalla ma nonostante la difesa quasi ad oltranza ( vero Ramirez? E virgola, amico mio Ti abbraccio forte, cfr muro dei tifosi  di John Costa ) da parte dell’Umile, ha mostrato  la rigidità di un tecnico che non ha saputo – fino ad ora – derogare dai suoi dogmi, senza neppure avere l’idea formale ( anche controvoglia ) di schierare in una qualsiasi partita delle ultime Davide Ivan che resterà un oggetto misterioso o verrà scoperto troppo tardi. E, aggiungo, la presenza di un tecnico che non ha neppure permesso a mister e giocatori avversari di affermare d’aver perso dopo aver dominato sulla Pro. Abbiamo vinto solo sei volte in trenta e passa gare, ora si pretenderebbe di vincerne 5 o 6 delle circa 7 che mancano alla fine.  La matematica non ci condanna ma incomincia a guardarci male. Di sicuro Ivan avrebbe fatto meglio in qualche occasione di chiunque qualunque e chicchessia,  almeno fosse stato schierato quella volta che giocammo con Pugliese Paghera e Altobelli, certo non Cristiano Rolando ( le sue rovesciate talora vanno in goal, gli umani generalmente le stampano sul palo) ma se proprio non lo si vede bene, lo si fa giocare e così si dimostra quel che vale. In alcune gare Ivan non avrebbe di certo fatto peggio di alcuni nostri centrocampisti, ma anche di alcuni difensori o attaccanti. Non mi dilungo oltre sul mancato impiego di Bifulco, Rovini e Gatto quando erano in salute e se lo sono stati per poco tempo ( Bertosa invece praticamente mai sano ) allora dovremmo chiederci perché non sono stati presi gladiatori invincibili alle insidie del sintetico e dei calcioni avversari, così sussurrano i detrattori e l’Umile non è tra questi. Rosa fragile e mal costruita non solo per gli investimenti troppo scarsi in relazione alla serie B, dicono i più cattivi tra gli osservatori naturalmente me escluso,  soprattutto dopo aver smantellato la precedente e con scelte che potrete definire – suggeriscono gli Innamorati più incattiviti, pescando  tra i contrari del termine “oculato”. Nonostante tutto, alcuni Innamorati continuano a crederci, per fede laica o follia, continuano a crederci , alla salvezza attraverso i play out. Anche se, parola dei puristi Bianchi, vergognosamente nel senso di “con vergogna “ e con il capo chino,  forse per il timore di ricevere qualche rimostranza, di rado tutta – e sottolineo tutta – la squadra sospinta dal mister è andata a salutare i Tifosi della Pro in trasferta, e anche in casa al termine della gara, anche mentendo ai princìpi, anche con ipocrisia e senza voglia, anche se stravolti da una fatica immane e utile a portare qualche buon punto alla deficitaria classifica. Tre punti martedì sera con il Pescara per raggranellare qualche speranza e qualche punto utile a questa classifica

https://www.diretta.it/calcio/italia/serie-b/

Scrivo che ci voglio credere ancora, la maggior parte degli Innamorati ancora eventualmente interessati si è già presa una pausa di riflessione dall’Amore o ha sciabordato sul versante della più cupa e arrabbiata inquietudine. Martedì sera, però, anche se occasionalmente vincerete, andate a salutare il manipolo di eroi residui che continuano a sostenervi. Forza Pro!

Due video sottostanti

Paolo d’Abramo