Facciamola semplice

Sabato pomeriggio la Cremonese al Robbiano Piola

bastonate.com

Facciamola semplice, la Pro ha perso ad Ascoli per uno a zero, al termine di una brutta partita come spesso accade di vedere nel calcio contemporaneo in Italia, anche ad alti livelli. Perché la serie B può essere considerato di alto livello in Italia. Alto livello di tecnica individuale? Alto livello tattico? Fate Voi, comunque non siamo in Inghilterra, lì almeno corrono. Due partite e due bastonate, contro Frosinone ed Ascoli, tre goal presi e zero segnati a nostro favore. Ora, i tifosi della Pro si dividono oggi, dopo la sconfitta di Ascoli,  in due gruppi. Quelli che dicono ” sì, abbiamo perso ma 1) il rigore causato dall’intervento di Berra non c’era 2) il rigore per noi su tiro di Castiglia e mano/braccio dell’ascolano c’era 3) il goal annullato alla Pro per fallo o fuorigioco di Jidayi era invece regolare”. Per questi tifosi non è stata una bella Pro ma il punto almeno poteva portarlo via. L’altro gruppo di tifosi ritiene invece che: a) la Pro è scarsa di tecnica e gambe  in individualità logore o di basso livello b) ha un allenatore che al momento non ha saputo trasmettere nè furore agonistico nè idee di gioco c) la retrocessione in Lega Pro è praticamente certa. Per inciso, il secondo gruppo invoca il ritorno di Dom Claudio I e chi ha nel cuore la Pro sa a chi mi riferisco. Basta interessarsi di Pro, camminare per la città e parlare con la gente che segue le sorti dei Leoni per capire come è sistemato l’umore attuale dei tifosi. La mia umile opinione personale è questa, siamo alla seconda di quarantadue giornate di campionato, la Pro è ancora lontana dall’aver assimilato le idee del nuovo mister, è lontana da una forma fisica accettabile che permetta di correre il doppio degli altri, unico modo per portare via oggi punti dal campo,  emergono subito nervosismi, generalmente il primo a pagare dazio è l’allenatore. Attenuanti e speranze: 1)  è arrivato Michele Rocca, non ha giocato ma giocherà, non è Maradona ma sono certo darà a centrocampo un contributo tipo Palazzi  2) Filip Raicevic entrerà a breve in forma e nei meccanismi di gioco  3) la squadra già dalla prossima in casa con la Cremonese, sabato pomeriggio, avrà una reazione di orgoglio, almeno quello, perché pur ammesso che non hai le doti per competere nelle zone alte della classifica, almeno il brodino di un punto –  contro la pur insidiossima compagine guidata da Tesser – dovresti riuscire a sorbirlo. Diciamola tutta e subito, alla seconda di campionato, è giusto provare a continuare nel laico furore del tifo bianco. Facciamola semplice anche se al momento la situazione della Pro non è semplice. Non voglio credere a disimpegni che portano a meste conclusioni, non posso però convincermi che basti il furore dei Leoni in campo per sopperire alle differenze non solo di valore economico dei giocatori  di tutte le altre avversarie della Pro. E ci vorrà una specie di mago in panchina – spero Grassadonia lo sia –  per arrivare alla fine del girone di andata  con almeno 23-24 punti. Con quest’auspicio vivremo i 5 giorni che ci separano da Pro vs Cremonese, sabato 9 settembre alle ore 15 al Robbiano Piola. Nessuno  ci ha garantito – quando siamo nati tifosi della Pro – che saremmo stati permanentemente felici dei risultati sul campo. Perché la felicità è essere tifosi della Pro, nostra croce e nostre gioie, tutto il resto – categorie, calcio champagne e rescissioni – non è molto importante.

Paolo d’Abramo