La teoria della misericordia calcistica

Dubbi di formazione di qua e di là

da teladoiolavalpolicella.it

La teoria della misericordia calcistica. Andrea Camplone49enne allenatore del Bari – sta meditando di cambiare modulo in vista della partita di sabato, al San Nicola con la Pro. Il programma attualmente impiegato dal mister che rifiutò la Pro è il 4-3-3 e ci sono buone possibilità che possa essere fornito di upgrade, ovvero cambiato –  almeno questa sarebbe la volontà –  in meglio, con il 4-4-2 oppure il 3-5-2, tanto per copiarci e mettersi in pari con uno dei moduli che ora e non solo da ora è di moda. Alcuni osservatori imputano la vena intermittente del Bari ad una preparazione che fu utile a partir bene e con il rischio di spengersi dalla metà verso il fondo del campionato. Non vorremmo che si riprendesse la misericordiosa tradizione di salvare panchine in bilico tra il panorama mozzafiato e la caduta nel baratro. Noi che spesso abbiamo messo in pratica e dimostrato la teoria della misericordia calcistica, salvando allenatori sull’orlo di una crisi di gioco, di nervi, di punti. A Bari, insomma, il modulo a tre punte non convince forse neanche più Camplone, Rosina non segna, Puscas è fuori gioco per infortunio, La Zanzara De Luca è come Gatto, cioè con la pubalgia ma a differenza del nostro ogni tanto gioca, restano Maniero e Gianluca Sansone, datemi uno dei due da affiancare a Jack ed io sarei già contento, anzi, proporrei uno scambio, temo non alla pari. Peraltro, dietro ed in mezzo, il Bari non è brillantissimo. In difesa mancheranno Di Cesare e Contini e sabato rientrerà assai probabilmente Donkor mentre tornerà disponibile Gemiti, dopo un lungo periodo di inattività e dopo esser stato accostato anche alla Pro nel mercato di gennaio, per questo lasciatemi scrivere quindi viva Budel e viva Mammarella, in difesa, a centrocampo, li proverei financo in attacco. Nel reparto arretrato Tonucci , Rada e Di Nola potrebbero essere impiegati, così come li ho scritti, da destra a sinistra per come li vedrebbe il bravo portiere Micai, alle sue spalle. Nel caso di difesa a tre, l’escluso potrebbe essere Di Nola. In mezzo Camplone ha Jacopo Dezi, in prestito dal Napoli, un centrale di centrocampo talentuoso quasi come Castiglia ma più giovane. Il greco Savvas Gentsoglou forma una bella coppia con Dezi. Issa Cissokhoex Nantes ed ex Genoa – e il macedone Nikola Jakimovski potrebbero essere gli esterni del centrocampo a 5, con l’aggiunta di uno a scelta tra Defendi e Valiani. Insomma, come potete leggere dall’elenco, il Bari in fatto di nomi non scherza e se si giocasse sulla fama non avremmo scampo. Invece e per fortuna, qualche volta Davide colpisce Golia e speriamo che sia la volta buona, pur se teniamo sempre in conto e nei nostri cuori la Misericordia ed il suo acrostico. Per male che vada in campo, avremo fatto un’opera buona, salvando una panchina ed il suo occupante. Quanto a noi, Dom Claudio I nel dopo gara con il Pescara ha fatto intendere che fossimo stati fuori casa avrebbe schierato Mustacchio e non Malonga. Ma Malonga ha segnato e quindi non avrei la certezza assoluta del ricambio e del partner al fianco di Jack. Dietro e davanti a Pigliacelli, il dubbio resta l’impiego di Budel come centrale nella difesa a tre o come perno del centrocampo con accanto Castiglia e Scavone affiancati ai lati da Germano e Mammarella a far l’elastico. Si giocherà a Bari sabato alle ore 15, Foscarini avrà tempo di rimescolare il mazzo ancora un bel po’ di volte.

Paolo d’Abramo