“La nostra poca autostima deve essere sfatata”

Le parole di Claudio Foscarini

Claudio Foscarini, foto Umile

La nostra poca autostima deve essere sfatata”. Claudio Foscarini, post rifinitura e prima della partenza verso Livorno: ”Per il Livorno questa è stata una settimana particolare, il cambio di allenatore può dare concetti , cambia ambiente, equilibrio, nell’immediato cambia più l’aspetto mentale che tecnico. Il Livorno ha qualche defezione, è vero in questo senso, ma è riduttivo fermarsi là, dobbiamo fare un filotto di risultati, abbiamo necessità di fare risultato contro una squadra in un ambiente caldo. Dobbiamo giocare la partita a viso aperto, dobbiamo cercare il risultato. Rossi, Scavone, Gatto, Malonga e Berra non saranno convocati, Scavone squalificato, Malonga in Nazionale, gli altri sono infortunati. Continueremo con il 3-5-2 e per avere alternative, anche con questo modulo, al 3-5-2, gli esterni possono trasformarsi in posizione diversa. I ragazzi stanno bene, la squadra sta lavorando, devo forgiare una squadra che sappia andare in guerra in queste ultime 10 partite, solida, la sto intravedendo, squadra che va incontro all’avversario, che non molla mai. Voglio un atteggiamento tosto, siamo in una buona condizione fisica, poi c’è un aspetto mentale di cui si deve tenere conto. Ancora riguardo alla partita con l’Ascoli, non è che quando sei in superiorità numerica devi vincere per forza, ci sono aspetti che devono essere considerati, non è che quando sei in superiorità numerica devi per forza schiacciare l’avversario, c’e un equilibrio che deve essere mantenuto. Ho grande fiducia in questa squadra, guardo la mia squadra, quello che può esprimere, vogliamo chiudere al più presto il discorso salvezza e devo forgiare, temprare la squadra su questo. Vogliamo salvarci il prima possibile ma ci si può salvare anche all’ultima giornata con il Cagliari e dobbiamo essere preparati anche a questo.  Con l’Ascoli, anche giocando 3 o 4 ore non avremmo vinto la partita, lo si capiva dopo 10 minuti. Si deve capire quel che può dare la squadra dopo 10 minuti. La nostra squadra tra gennaio e febbraio ha cambiato atteggiamento, da gennaio febbraio è migliorata la circolazione della palla, con Mammarella, Rossi, Budel la manovra è più elaborata, bisogna a volte avere personalità e pazienza di far girare ancora di più la palla. A Cittadella per 7 anni è sempre stata una piccola sofferenza, ogni Stagione parti con l’idea che puoi fare meglio ma certo, ci sono tante similitudini con qualche campionato del campionato del Cittadella. In questo campionato, ne parlavo anche con il presidente stamattina, siamo stati molto vicini al cambiamento, non è arrivato un po’ per demerito nostro, un po’ per circostanze che ci hanno impedito di determinare l’episodio decisivo. Ciò non toglie che crediamo di raggiungere la salvezza prima, e comunque ci vuole un ambiente disposto a soffrire fino all’ultimo. Nella mia testa cerco di riuscire a salvarmi nelle prossime 5 -6 partite. Ho letto da qualche parte che la squadra si deve salvare  ma che ha poca autostima ( una domanda ed una risposta relativa alla precedente conferenza di Carlo Mammarella, nduc)  siamo una squadra che compete con gli altri. Certe squadre qui sul nostro campo le abbiamo messe sotto, la nostra poca autostima deve essere sfatata”.

Paolo d’Abramo