Pro, è necessario riprendere il cammino interrotto dopo la vittoria con il Bari
Alcuni giocatori, tra cui Max Scaglia, dicono che non ci sono enormi differenze tra qualche partita giocata fuori da Vercelli ed altre disputate al Robbiano Piola ma vinte. Sarà. In generale (nulla di specifico, perlacarità), mi convinco sempre di più che le Conferenze Stampa calcistiche, in particolare quelle che viviamo a queste latitudini, possono avere un senso nei dopogara ufficiali ma, durante la settimana e prima delle partite, dette Conferenze servono solo per costruire pagine ai danni degli alberi o consumare byte, il contenuto è – quasi sempre – a bassa concentrazione di energia. Tant’è, si fa il pane con la farina che c’è. Tanto più quando, al termine delle mattinate e dei pomeriggi, resta una sensazione di stantìo, ovvero non è che non si facciano domande frizzanti, è che anche a domande con anidride carbonica naturalmente disciolta dentro al punto interrogativo si risponde con uno sbadiglio, un colpo di tosse, una mano che accarezza o gratta capelli e testa oppure cambiando argomento. Ma va bene così. Una volta mica erano così abbondanti i segreti delle porte chiuse, allenatori di A e di B, della Nazionale, che han paura di mostrare carte, schemi, trucchetti, uomini e portafortuna. Come se un taglio di Soriano, un dribbling di Di Roberto (ultimamente ne abbiamo visti pochi), un Candreva spostato un poco più in là o il movimento dall’esterno verso il centro di Emmanuello possa non solo essere mantenuto segreto ma determinare il risultato di partite un poco equilibrate ed un poco no. Arriva infine una papera di Buffon o di Russo e tutto finisce lì, o quasi. Mercoledì, Giovedì (con “Alè Pro in Onda” su Radio City), venerdì ed arriva sabato con il suo carico di significati, tra cui Pro Vercelli vs Entella. Non credo a rivoluzioni di formazione, Bani prenderà il posto di Coly e per il resto sarà Russo, Germano, Scaglia, Cosenza, Bani, Scavone, Ardizzone, Emmanuello, Fabiano, Di Roberto ed Ettorino. Al limite ci si può dondolare sull’altalena d’un eventuale ballottaggio Liviero vs Scaglia o Belloni vs Di Roberto, entrambi piuttosto improbabili. A centrocampo ho inserito i più facili. Penso – e magari mi sbaglio – che ci si possa scordare Castiglia a meno stia fuori Scavone e mi sembra improbabile che Matute possa partire nell’undici titolare, ma – non dimenticare mai – sono opinioni personali. Vorrei dire che per sabato ho percezioni positive, continuando a tenere stretti ed abbracciati i fratelli liguri nell fragilità d’una Regione di alluvioni frane e cemento sparso, per ragioni statistiche, perchè sono convinto della reazione della squadra dopo lo scivolone toscano, perché se guardiamo oltre le cifre delle due Rose, siamo più forti dell’Entella e poi perché, questo non dimenticatelo davvero mai, siamo comunque sempre più forti di quella Cremonese battuta, nella patria del Torrone e dell’acciaio, dall’Entella nell’ultima giornata dello scorso Campionato LegaPro. Dopo l’Entella, affronteremo prima della fine dell’Andata il Latina fuori, Pescara in casa, Crotone fuori, Ternana in casa, la vigilia di Natale a Bologna, il 28 dicembre il Trapani al Robbiano Piola.
Paolo d’Abramo