Nel segreto del paravento di mogano e lacca nascono le idee, Brescia vs Pro Vercelli, sogni di gloria e orto dei semplici

Domani sabato 18 ottobre diretta studio con flash e commenti, su Radio City, fm 103.9 88.9 88 e www.radio-city.it

Alla vigilia di Brescia Pro Vercelli gli allenatori non scoprono le carte e le formazioni di domani restano ancora nascoste oltre la chinoiserie dei separé di camera, in cui Iaconi e Scazzola si spogliano delle vestaglie indossate durante le conferenze stampa e – mentre li immagino con la retìna da notte in testa – analizzano appunti, valutano informazioni, riguardano le immagini delle partite precedenti. Il Brescia che ieri si è allenato –  come i nostri –  a porte chiuse, l’altro ieri ha invece affrontato in partitella l’Orsa Trismoka, formazione  d’Eccellenza bresciana. Nel primo tempo Iaconi ha schierato il consueto 3-5-1-1 con H’Maidat davanti alla difesa e Morosini come 3/quartista dietro a Caracciolo. Tutto dipenderà però dal recupero d’El Pollo che non ha giocato l’amichevole. Ballottaggio dunque tra Morosini vs Olivera detto El Pollo e probabile dal primo minuto l’impiego di Sodinha. “Il Brescia ha una struttura per ambire ad andare in serie A, Budel, Olivera, Caracciolo, De Cesare sono giocatori da categoria superiore, commenta Cristiano, sarà un partita durissima, ho giocatori che possono essere impiegati in diversi ruoli, vedremo”. Siamo curiosi di vedere anche noi. Poi, continua il mister “Metteremo in campo tutto quel che abbiamo e, come sempre, conteranno episodi e le situazioni che diventano decisive in corso d’opera”. Iaconi pare convinto che l’obiettivo attuale del Brescia debba essere la salvezza, chi non è abituato alla B si può trovare in difficoltà, riferendosi soprattutto alle compagini che schierano supercampioni a passeggio per il campo in attesa del pallone sui piedi. A margine dell’incontro Brescia vs Pro Vercelli e traguardando a casa d’altri, vale la pena di rimarcare l’arrivo del penalista americano Joe Tacopina a Bologna – l’avvocato americano che ha superato la concorrenza di Massimo Zanetti, quello del caffè Segafredo,  ed ha acquistato la Società felsinea –  ha riaperto d’un colpo gli abbonamenti e dichiarato che vuole la A subito, non male per una Società che si è salvata dal fallimento non più tardi di quattro mesi fa. Ognuno coltiva i sogni che ha, noi continuiamo a curare il nostro umile orto dei semplici.

Paolo d’Abramo