Antivigilia di Savona vs Pro Vercelli, “Parola ai Tifosi”, le ultime dal campo, dubbi e ipotesi di formazione

Gara difficile allo Stadio di Savona-secondo stadio dopo il Ferraris di Genova- intitolato a Valerio Bacigalupo, volato in cielo da Superga con il Grande Torino

Fabrizio Vazio, tifoso storico della Pro Vercelli: ”La partita di Savona è determinante non solo perché in questo campionato lo sono tutte –  ce ne sono solo 30 – ma urge far vedere che la Pro mantiene un ruolino di marcia adeguato per il primato e può approfittare di un momento non favorevole dell’Entella che sarà impegnata a Bergamo in una gara non facile contro l’Albinoleffe. E’ necessario dimostrare che la Pro non solo evita di perdere le partite ma riesce anche ad imporre un proprio gioco, elemento fondamentale se si vuole vincere un Campionato. La Pro che due anni fa è andata in B ha cambiato la sua stagione prendendo un giocatore, Marco Martini. Non credo che basterà quel che è stato fatto quest’anno, nel mercato di gennaio, anzi sono sicuro che quest’anno non è stato fatto nulla per rinforzarci ma se vinceremo il Campionato lo vinceremo con le forze che già avevamo. Speriamo che bastino”. Torna la pioggia su di noi ed anche alla Torretta ed alla Campanassa, simboli savonesi, nella città di Annalisa, Baget Bozzo e Fabio Fazio. La Pro è attesa da una battaglia, ci sarà da soffrire, quanto i nostri saranno disposti a farlo? Resta ancora domani per capire meglio le intenzioni del mister. Non c’è stata partita come quella di domenica con una vigilia tanto incerta per quel che riguarda la formazione. Solo congetture, ipotesi di lavoro che devono tener forzosamente conto delle possibili assenze di Marconi e Cosenza, oltre a quelle già sicure da tempo di Greco e Statella ed i parziali recuperi (a tempo determinato, un contratto a progetto di 45 minuti) per Pepe e Fabiano. L’umile cronista che sa cantare, ballare recitare –  e si veste pure da tattico in virtù del fidanzamento di zaffiro con la Bianca Casacca –  scrive la sua, ipotizzando il cielo color del piombo, i recuperi impossibili ed il freno a mano tirato. Russo o Nodari, sui numeri uno siamo tranquilli, Bani, Scaglia, Ranellucci, Ghosheh, Pepe (fino a che ce la fa, poi il sempreverde Disabato), Ardizzone, Rosso, Scavone, Fabiano, Marchi. Ma se recuperano Marconi & Cosenza, allora linea a quattro con Marconi, Rane, Cosenza (Bani in alternativa) e Scaglia, Pepe e Fabiano sulle fasce, Rosso e Scavone in mezzo, Kuqi e Marchi davanti, con Pietro pronto a dare una mano a chi fosse in debito di ossigeno e grinta. Con un nostro centrocampo a tre il Savona entra facile nella Casa Bianca come una suadente musica di Adrian Minune o Tom Jobim. Se è vero che non contano solo i giocatori che sono messi in campo ma anche come sono disposti, la gara di Savona rappresenta uno snodo fondamentale per quel che resta del giorno o della notte, la lunga notte cui la Pro dovrà prepararsi per affrontare al meglio lo sprint finale, per il primo posto o la posizione migliore nei play off. E che sia uno sprint e non un passo di tartaruga grazioso animale ma, oltre le teoriche dimostrazioni dei paradossi matematici, sempre dietro al più veloce.

Paolo d’Abramo