Verso Pro-Empoli, Braghin: “Stringeremo i denti”

Tante le assenze contro il team di mister Sarri (squalificato) e del tandem “monstre” Tavano-Maccarone; ma là dietro ora c’è Abbate: “Giocatore troppo importante per noi”

Le parole di mister Maurizio Braghin pronunciate nella conferenza di vigilia alla partita con l’Empoli fotografano al meglio l’attuale momento della Pro Vercelli, alla disperata caccia di un posto playout. Una squadra, quella dei bianchi, che perde i pezzi ma resta a galla, non si arrende: fuori Vinci, Greco, Modolo – quest’ultimo operatosi in settimana al menisco esterno del ginocchio destro: l’operazione è andata bene ma i tempi di recupero parlano di una cinquantina di giorni. E poi, ancora, sono arrivate le squalifiche di Eusepi e De Silvestro dopo le ammonizioni sotto diffida rimediate allo stadio “Picco”. Tutto questo, oltre, naturalmente al lungodegente Fabiano e a Grossi, appena rientrato dopo tre turni di stop ed un problema fisico. L’ex Siena, naturalmente, è ad autonomia ridotta: una ventina di minuti e non di più: «Per tutti questi motivi – ha spiegato il tecnico di Cossato – è ancora più difficile affrontare questa rincorsa salvezza. Non tanto per le formazioni, bene o male sempre molto competitive, che devo schierare ad ogni partita, ma il fatto che qualche giocatore avrebbe bisogno di un po’ di riposo. Finora, a causa delle assenze, non sono riuscito a sfruttare al massimo l’organico che ho a disposizione: Abbate e Scaglia, inoltre, sono tornati da pochissimo…». Proprio aprendo la parentesi Matteo Abbate, la domanda è d’obbligo: ad aver avuto maggiormente a disposizione il centrale difensivo ex Verona, ora capitano delle bianche casacche… «E’ senz’altro un punto di riferimento importantissimo del reparto – ha detto il “Brago” – Urla, si fa rispettare, mantiene e controlla le posizioni. E’ un grange giocatore: anche lui sta giocando stringendo i denti. Ma lo stiamo facendo tutti: se ci si vuole salvare la via è una sola».

Contro lo Spezia è arrivata un’altra vittoria inattesa: dopo il match casalingo (perso) contro il Brescia, è sembrato ancora una volta che i giochi fossero chiusi: «Invece è arrivata un’ottima prestazione dei ragazzi, condita da una vittoria meritata – ha concluso Braghin – Loro hanno segnato sfruttando, con Antenucci, la nostra unica disattenzione difensiva. Noi però là davanti siamo stati ancor più cinici e determinati: è quello che dovremo fare da qui alla fine del campionato: non commettere errori e sfruttare quegli altrui. A maggio, poi, faremo i conti».

 

Stefano Fonsato