Con Fabiano fuori uso, Caridi torna in pole

La grande attesa del derby è stata caratterizzata dalla notizia choc di “Giannino”: frattura del perone e stagione a rischio.

L’appuntamento è alle ore 18 di domenica allo stadio Marmo-Piola. La lunga, lunghissima attesa è terminata. Finalmente, il derby delle risaie torna a fare capolino nel proscenio del calcio professionistico e, addirittura, si ripropone in Serie B, roba che a pensarlo solamente fino a qualche tempo fa, si rischiava la derisione pubblica. Nove anni e nove mesi dopo l’ultima volta: finì 1-1 quel 16 aprile 2003 tra Novara e Pro Vercelli. A segno andarono Andorno per i bianchi e Brizzi per i padroni di casa. Questo per quanto riguarda il campionato, perchè l’ultimissima volta del super derby fu il 10 settembre di quello stesso anno solare in cui i bianchi di mister Felice Secondini si imposero con un perentorio 4 a 2 (tripletta di Romano Tozzi Borsoi). Ora le spade si incrociano nuovamente, il fervore della sfida è da batticuore. Dicevamo dei nove anni e nove mesi: in questo interminabile lasso di tempo si è stati costretti a patire un po’ di tutto: annate disastrose e fallimentari sul fronte occidentale del fiume Sesia (poi cancellare dalla discesa in campo di Secondo & Co.), dolorosamente trionfali per una società che, dopo l’acquisizione dei De Salvo, ha pure ottenuto la massima serie andando peraltro ad espugnare San Siro. Ma una retrocessione ampiamente pronosticata da una parte e una promozione decisamente a sorpresa dall’altra e, come per magia, la sfida continua. Una sfida che doveva essere quella tra Attilio Tesser e Maurizio Braghin, ultimo allenatore ad aver espugnato il terreno nemico: negli occhi dei fedelissimi (e non) ci sono ancora gli acuti di Fogli e Mirabelli, per un 2 a 0 secco e pulito dei bianchi in un Marmo-Piola assolutamente privo di sostenitori locali. La sfida sarà invece tra Aglietti e Camolese, dopo che entrambe le proprietà hanno deciso, in quest’autunno ormai volto al termine di cambiare guida tecnica: “Di derby me ne intendo – ha spiegato in settimana poprio mister Giancarlo Camolese – So bene cosa significhi Toro-Juve, Vicenza-Verona… Ma un allenatore deve anzitutto pensare alla classifica della propria squadra e come migliorarla. Per me questa partita deve essere, prima di ogni altra cosa, un’opportunità, uno scontro diretto da vincere per la lotta salvezza. E’ indubbio – ha proseguito – che si vivranno grandi emozioni, soprattutto perchè questa partita mancava da anni. Mi aspetto una gara in cui la mia squadra darà tutto e metterà a frutto tutti gli sforzi praticati in quest’ultimo periodo. Non attueremo grossi stravolgimenti di formazione rispetto all’ultima gara col Verona». Anche perchè, almeno certe scelte restano obbligate, specie in difesa, in cui si registra l’ulteriore assenza di Bencivenga, squalificato. Il pacchetto arretrato che agirà di fronte a Valentini, sarà composto dai centrali Modolo e Ranellucci e dai terzini Cancellotti – a destra, e Sini sulla mancina. A centrocampo il trittico composto da Rosso, Espinal e Scavone (ex di turno) con Caridi (che dovrebbe rendere il posto di Fabiano, dopo che quest’ultimo mercoledì si è procurato la frattura al perone e rischia la stagione) a supporto di Tiribocchi e Iemmello, in grande forma e che dovrebbe prendere il posto di Matteo Di Piazza dopo una settimana caratterizzata, per quest’ultimo, da polemiche e influenza. Fischio d’inizio, come detto, domenica ore 18 (è il posticipo della penultima di andata). Tantissimi, questa volta, i vercellesi al seguito della squadra.