Camolese, Romairone… Due fiumi in piena

L’allenatore: “Non mi sento in discussione ma conosco i rischi del mestiere”. Il dg: “Non siamo una squadra: i giocatori devono mettere da parte individualismi e paure e giocare per la maglia”.

Giornata “campale” in sala stampa, quella di oggi pomeriggio. In rapida successione, di fronte a microfoni e taccuini, si sono presentati l’allenatore della Pro Vercelli Giancarlo Camolese e il direttore generale Giancarlo Romairone, entrambi forieri di carica e ragioni, due autentici fiumi in piena: “L’unico modo per uscire da questo momento nero è lavorare e correggere ogni situazione di gioco oltre che agire sull’aspetto psicologico – ha detto il tecnico – Si può dire tutto sulla gara di Varese, certo lo spirito combattivo è stato quello giusto. Mi spiace molto per Casoli, che ho dovuto togliere dopo soli 4 minuti ma avrà senz’altro altre occasioni per mettersi in mostra da titolare. Intanto, già ora devo fare la conta dei presenti: altre allo squalificato Cosenza e agli acciaccati Caridi e Tiribocchi, dobbiamo valutare le condizioni di Espinal, colto da un guaio muscolare negli ultimi dieci minuti della partita. Se mi sento in discussione? Sento la fiducia della società e lavoro per la gara di Vicenza, pensando solo a questa. Dopodichè tutti noi allenatori conosciamo i rischi del mestiere quando le cose non vanno“.

La “palla” è passata quindi a Romairone: “Non siamo squadra. Punto e basta. I giocatori devono mettere da parte individualismi e paure e giocare una volta per tutte per la maglia. Non esiste crisi nè 10 giugno: esiste solo il presente e il futuro in cui dobbiamo assolutamente cambiare rotta.  Un esempio? Andrea Rosso direi: contro il Varese ha giocato con decisione e carattere, dando un segnale dopo che nella prima parte della stagione si era dimostrato un fantasma, quasi per timore di affrontare la categoria. Ci sono 7-8 squadre contro cui ce la possiamo giocare e prevalere nonostante i nostri limiti: a Varese in 10 ci può stare di perdere, in casa contro il Crotone assolutamente no. Contro il Vicenza? Obbligatori i tre punti“. Poi il confronto dei punti tra Camolese e Braghin. Attualmente vince il secondo… “Abbiamo avvicendato il Brago – ha concluso Romairone – non per una questione di punti, bensì perchè avevamo bisogno di un allenatore che fosse in grado di reggere i ritmi della Serie B“.

 

Stefano Fonsato

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