Il punto di Paolo D’Abramo/3 – Pro, si può vincere anche senza essere Galactici…

Tanta velocità ed una fase di interdizione ben curata. Tutti a Venezia dimenticandosi di registi o trequartisti: squadra che vince non si cambia

Con la rete realizzata ai danni del Pavia, ragione della vittoria dei bianchi, Ettore Marchi ha raggiunto Torregrossa del Lumezzane nella classifica dei bomber mentre la Pro continua insieme alla Virtus Entella Chiavari, lì davanti. I liguri di mister Prina hanno segnato nel finale di gara a Reggio Emilia e così si va, a braccetto. Potrei scriverVi della prestazione di sabato sera ma, come è noto, nessuno cambia opinione solo perché legge o ascolta quella di un altro, anche se l’interlocutore ha in testa una realtà distorta o verissima. Noi vediamo una bella Pro inserita nel calcio contemporaneo, dove il pallone è più leggero del Tango, ma non la palla dell’Europeo 2012, l’altra, dell’Argentina 1978 che già di suo era leggera e con il modello commerciale giocavamo in cortile, sembrava un aquilone spinto dalla Bora. Dunque, con il pallone di plastica sottile, i giocatori perlopiù dalle gambe di gazzella e i muscoli tirati come un filo interdentale tra i canini, si può giocare un calcio spumante e vincere se si è fortissimi e primi in Champions League oppure  – senza essere Galactici – mantenere i piedi per terra, puntare su velocità ed alto tasso realizzativo, dopo aver blindato la difesa e fatto del centrocampo un posto difficilmente praticabile per gli avversari. Nel senso che la Pro ha una fase d’interdizione molto curata (non solo quella) e la manovra parte dal basso, come il governo della squadra nelle democrazie compiute. E poi guardateli, ogni tanto, i movimenti senza palla. Fatevene una ragione, finché si va così dimenticatevi il regista basso, alto o il trequartista a svariare dietro le punte, che in genere è una sola cioè Ettorino. Se, non volesse il Cielo, qualcosa dovesse andare storto, la regola fondamentale resterà questa, coperti ed allineati, davanti e con pazienza un goal  arriverà. Lo so, lo so, Voi volevate vedere contro l’attuale ultima in classifica spettacolo e goleada e non un calcio sparagnino ma contano i punti, i punti fanno la felicità e chiedeteci ancora domenica prossima alla sera, se siamo felici. L’impostazione è questa.  Dietro i quattro della linea difensiva sono impeccabili, in mezzo Rosso e Ardizzone (probabile rientro di Scavone a Venezia) corrono, contrastano e scaricano palla. Sembrerebbero sacrificati Erpen Fabiano e Pepe (che crescerà in fase offensiva, statene certi) o – quando verrà – Spezzani perché vincolati, irreggimentati o avviliti alla rigidità di posizioni non del tutto naturali mentre, per alcuni, l’idea innata li porterebbe a muoversi di più, a vagare per il campo a portare la Luce. Occorre considerare che per l’equilibrio di squadra i tre (o quattro) sono inseriti nell’idea di gioco del mister, le illuminazioni sono repentine , flash che abbagliano gli avversari prendendoli sulla velocità e sul senso di smarrimento. Guardatevi la classifica, il mister ha tutta la ragione dalla Sua parte, punto. E per segnare a questa Pro deve venir fuori un tiro deviato, una mischietta, una botta da venti o trenta metri, infatti sono circa 489 i minuti d’imbattibilità per Russo & la Sua difesa ( ritoccate i Vostri talismani).

Nel fine settimana che verrà si va a Sant’Elena che non è quella dell’esilio napoleonico ma corrisponde per me allo Stadio di Venezia, stadio Pierluigi Penzo, aviatore come Leonida Robbiano. Leggetevi mister e rosa dell’Unione Venezia a questo link

http://www.transfermarkt.it/it/fbc-unione-venezia/startseite/verein_607.html

siamo su internet e quindi l’informazione viaggia così. Ecco, mister Dal Canto, un allenatore che ci piace assai, viaggia con il suo staff, non è sempre amato ma ha  una rosa di valore che presenta un ex, Francesco Battaglia,  bel sorriso. Ad un terzo del Campionato,dieci gare giocate e venti da giocare nella stagione regolare, siamo primi, solidi e andiamo avanti. I Veneti hanno perso due a uno a Savona, doppietta di Virdis e goal a tempo scaduto di Pescara, avevano fuori Bertolucci, Cori, D’Appolonia, Franchini, infortunati e Martinelli impegnato con la selezione rossocrociata Under 21. Davanti c’è Riccardo Bocalon giocatore di talento assoluto che dopo la frattura al perone di circa un anno fa è ritornato a pieno ritmo.  Mentre noi saremo in Laguna, il Savona giocherà a Vicenza e sarà battaglia, nel senso di pugna agonistica e sportiva. La classifica ha un falso scalino perché proprio i vicentini senza i quattro punti di penalizzazione sarebbero a 18, al pari della Cremonese ed a un punto proprio dal Savona che dista cinque lunghezze dalla coppia di testa. Tutti a Venezia, come recitava circa quarant’anni fa la didascalia d’un disegno lagunare su La Grinta in formato quattro pagine, noi c’eravamo ed abbiamo continuato ad esserci fino ad ora, senza soluzione di continuità, con la consueta passione.

Paolo D’Abramo