Corvo Bianco non avrai il mio scalpo, il catalogo delle occasioni possibili

Elenchino delle opportunità da prendere – o da non afferrare – al volo

Proviamo a fare questo gioco da corvi che non siamo, il Brescia si salva ma il Varese ed il Siena no ed allora da uccellacci neri, no Bianchi, ci trasformiamo in sciacalli e blandiamo come sirene i giocatori in uscita dalle miserelle case che staranno fuori dallo Stato dei Cadetti, Voi cari aggiungetene, integrate il catalogo in lettura per la madamina Pro Vercelli.

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Pensiamo di essere a posto sui portieri e quindi incominciamo dalla difesa di movimento. Vi faccio subito qualche nome toscano, un terzino destro – Angelo De Almeyda – ed uno sinistro – Manuel Pamic – quest’ultimo è pure del Chievo che mi pare essere in buoni rapporti con la Pro. A Varese di difensori non ce ne sono, o meglio Ely ha come procuratore Raiola che vuole monetizzare ( e tanto), Spendlhofer è andato allo Sturm Graz via Inter. A centrocampo occasioni importanti ma si tratta di giocatori perlopiù stagionati come l’aceto balsamico, soprattutto a Varese, anche se Giampietro Zecchin – come mi dicevano ieri sera i miei amici Alfredo e Alberto- lo si potrebbe prendere di corsa e tutto sommato anche Daniele Corti farebbe al caso nostro. Da Siena a Vercelli vedrei bene Spinazzola, talento e gioventù, anzi Juventus, mentre Francesco Valiani, non più giovanissimo, potrebbe esere un buon innesto. Non riprenderei invece Andrea Cristiano, che cosa ce ne faremmo? Quanto alle punte delle due retrocedende, abbandoniamo i sogni. Pavoletti forse a Cagliari, Michele Paolucci sta a Latina, ci sarebbe Diego Fabbrini ma prende 250.000 euro all’anno e Vi prego, non ditemi di stare tranquillo che la Società sa quel che fa perchè noi, una punta così, non possiamo permettercela e voglio vedere Marchi e Aladje, con tutto il rispetto. Lo so, la Società sa come muoversi, l’età media della Pro non potrà essere alta ma 1) non è che dobbiamo stare in adorazione per tutto il tempo senza pronunciare parola 2) ricordate, quelli giovani e buoni chi li ha se li tiene, anche o soprattutto in Serie A e, come diceva il buon Camolese, alla fine tu lavori per gli altri, fai crescere quelli che ti han dato e se sei bravo e fortunato qualcosa arriva anche a te, in termini di valorizzazione o riscatto. La fine del mercato potrà invece rappresentare l’arcolaio che raccogli i fili stesi nelle settimane precedenti, con un occhio ai saldi ed alle rimanenze, qualche buon capo si può sempre trovare. Aspettiamo con curiosità anche il 18 luglio, data d’incontri nella prospettiva societaria ma certo è che questo mercato estivo è al momento sulle spalle del Presidente.

Paolo d’Abramo