Braghin: “Il Tir? Lo aspettavo già oggi… Mai chiesto Caserta”
Arriva al campo di allenamento “Bozino” in tenuta da piscina mister Maurizio Braghin. Maglietta blu, pantalocini rosso sgargiante e infradito. Un’illusione vacanziera, ovviamente, perchè il “Brago”, glielo si legge ogni volta negli occhi, non vede immancabilmente l’ora di azzannare il campo, prendere il toro per le corna, preparare al meglio quella che sarà la prossima sfida, in questo caso la Reggina di quel Davide Dionigi il cui nome rimanda direttamente a quella esaltante, ma anche estenuante, doppia sfida contro il Taranto nella semifinale playoff di fine maggio: “So bene che ci sarà Dionigi. Nessun problema, lo saluterò e gli stringerò la mano come sempre. Io lo conosco dai tempi di Piacenza…“.
Tornando indietro di 48 ore, quali emozione dopo l’esordio vincente in cadetteria? “Tante, anzi tantissime: non lo dico mai, ma sabato l’unica cosa che contava era vincere. Più del gioco o di altri temi. Per dare fiducia: al gruppo e a tutta la piazza che da 64 anni aspettava questo momento“.
Un’altra domanda d’obbligo, in questi casi, è cos’è piaciuto di più e cosa di meno della gara coi rossoverdi? “Brutta domanda… Rispondo il primo tempo, per l’intensità e per l’aver trovato il vantaggio, mi ha soddisfatto molto; la difesa mi ha convinto in altrettanta maniera… Non mi è piaciuta la ripresa, in cui siamo calati e abbiamo concesso troppe palle gol agli umbri“.
Com’è vedere la partita dalla tribuna? “Beh – prosegue il tecnico di Cossato – si soffre e ci si arrabbia di più. Perchè si vedono cose che in panchina non si notano…“.
E cosa dire del mercato? Chi si aspetta mister Braghin? “Simone Tiribocchi – esclamazione secca e senza indugi – Mi aspetto lui e basta”.
A centrocampo arriverà Fabio Caserta? “Assolutamente no, mai chiesto questo giocatore e, onestamente, non so chi ha accostato il suo nome a quello della Pro Vercelli. Al limite vedremo di acquisire un giovane, ma a centrocampo siamo già in tanti…”.
Stefano Fonsato
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