Una certa mestizia ma l’animo resta battagliero
A meno di notizie che nel cuore della notte ribalteranno lo stato d’animo degli Innamorati, il mercato della Pro si chiude con una certa mestizia. Gli Innamorati – che dopo essersi scusati con il consueto salmo “grazie grazie grazie” hanno fatto balenare nella mente e sfogare negli occhi umidi gli ultimi sperati colpacci – passeranno una notte un poco inquieta. Si sperava. E invece niente. Toccherà a Cristiano cucinare il Pranzo di Babette con le materie prime di Robinson Crusoe ma soprattutto con la grinta di Robinson che di caccia, pesca e frutti della terra, genuini ma anche pochi, è sopravvissuto nel duro mondo dell’isola B, mica – e con tutta l’invidia del caso- all’Isola dei Famosi. Sono giunti Viotti, Sprocati, Musacci, D’Alessandro e quando alla fine è arrivato Davide Luppi la musica è finita, che inutile serata. Ne ho dimenticato qualcuno? Gli altri GGiovani, con due G, buoni per la Primavera, compresi i lituani e lo slovacco. Ah, D’Alessandro, per il momento un grande futuro dietro alle spalle, promettente un 3-quattr’anni fa e poi – dopo Genoa Reggiana Reggina – Cuneo e Monza, con tutto il rispetto, neh. Gioca a destra, D’Alessandro, vedremo in che ruolo, dietro o in mezzo, mi affido totalmente alle capacità di Cristiano. Finisce così, con uno sperato Troianiello e diversi altri che sono andati in tante altre squadre perché li pagavano di più. Ci resta almeno ancora per un anno Bunino che sostituisce il partito Aladje Gomez, Sprocati che prende il posto di Statella, Musacci che fa il viceCastigliaviceRonaldo e proverà magari qualche volta a fare l’interno di centrocampo, forse. C’è anche D’Alessandro che devo ancora capire bene che cosa farà. Quanto a Luppi, ne ha parlato Novellino sabato pomeriggio in Sala Stampa dopo la partita, ne ha parlato su domanda dei colleghi emiliani che s’interrogavano sulla sua sorte, quella di Luppi intendo. E Walter Alfredo ha risposto: “E’ stato fuori per scelta tecnica – e poi troverà una collocazione nel mercato di gennaio“. Non aggiungo altro se non – anche in questo caso – Cristiano pensaci Tu. L’Umile Cronista resta comunque contento della classifica, speranzoso per Varese e fiduciosissimo nelle capacità di lotta, grinta e voglia dei Leoni – e siano Leoni veri, non tarocchi – oltre che nella bravura del mister. Cristiano salvaci Tu e facci sorridere che questa sera, bugiardo chi lo nega, siamo tutti – o quasi, sperando di sbagliarci – un poco più tristi.
Paolo d’Abramo