Musacci:” Con il Cittadella abbiamo avuto difficoltà in fase realizzativa”
Gianluca Musacci:”Per me è stato un pomeriggio di febbre, venerdì, sabato ero ancora un poco debilitato. La sconfitta resta immeritata, bravi loro a sfruttare l’occasione. Ci gira male, ci vogliono più occasioni per farne uno. Il Cittadella era venuto qui per il pari, altro che vittoria. Abbiamo avuto qualche difficoltà in fase realizzativa. Potevamo avere due o tre punti in più nelle ultime partite. La classifica resta corta, sia davanti sia dietro. Dobbiamo arrivare al più presto a 48-50 punti. A Frosinone mi sono lasciato benissimo. Loro partiranno fortissimo sostenuti dal pubblico, in casa vogliono vincere sempre, la squadra è stata costruita per arrivare ai play off“. Un turno a Max Scaglia, ammonito Scazzola che si trova ora a Coverciano per il Supercorso. Tolto un punto al Bologna, ad ora la questione ci interessa poco, attendiamo le penalizzazioni del Brescia, nell’incertezza che potrebbero essere diluite nel tempo ed in 3 o 7 punti, ieri avevo scritto 6, che è una specie di media per eccesso ma occorre metter in conto sconti per versamenti in deroga o altre variabii posizionate nella nebbia dei tempi e dei modi. Quanto al Frosinone c’è di che preoccuparsi. Nelle dichiarazioni dopo la sonante sconfitta ad Avellino per tre reti a zero, mister Roberto Stellone ha fatto i complimenti all’Avellino ed al suo allenatore, Rastelli, che ha saputo disporre uomini e modulo inattesi agli avversari. Questo ci preoccupa poco poco, non solo e non tanto per quella che riterrei la scarsa duttilità ai mutamenti ed all’equilibrio in campo de’ Noantri, soprattutto per la forza tecnica dei padroni di casa e per la variabile “braccino” “piedino” “testina” o “paura” che potrebbe incominciare a fare capolino ed esplodere in un urlo di Munch, senso di solitudine ed impotenza per quel che resta del Campionato. Temiamo a Frosinone lo squittìo d’un topolino, altro che il ruggito e la rabbia del Leone ferito. L’Umile resta moderatamente fiducioso, anche se si allungano le ombre avvelenate, la voglia di rivincita dei Ciociari, le tigri dagli occhi di bracia che da dietro stanno per raggiungere Jerry e Titty, almeno facessimo come loro che sgusciano sempre via prima della fine ingloriosa. E invece no. Sabato affronteremo con la dovuta baldanza un Frosinone che ad Avellino si è schierato con il 4-3-1-2 e questa formazione: Pigliacelli, Zanon (dal 63′ Lupoli), Russo, Blanchard, Pamic (dal 63′ Matteo Ciofani), Paganini, Gori, Sammarco, Soddimo (dal 70′ Santana), Carlini, Daniel Ciofani. A disposizione Zappino, Frara, Preti, Cosic, Fraiz, Ranelli.
Paolo d’d’Abramo