Calzamaglie e Imitatori, domani alla Pro servono interpreti veri e originali

Contro il Cittadella per affossare definitivamente le speranze di salvezza dei simpatici veneti guidati da mister Foscarini

Ieri sera dopo la trasmissione in diretta di “Alè Pro in Onda” su Radio City ero molto stanco e così, appena giunto a casa,  mi sono addormentato immediatamente. Ero talmente schiantato che non ricordo se la voce femminile che mi proponeva la Sua idea intorno alla formazione che deciderà di metter domani in campo Cristiano fosse d’una persona con cui ho parlato prima di cadere nel sonno profondo oppure si sia invece trattato d’un sogno, una sorta di premonizione, voce angelicata senza volto che mi suggeriva quanto fosse conservativo il pensiero del mister, a tal punto da non schiodare Castiglia dal centro e mettergli a fianco da un lato Scavone e dall’altro Emmanuello. Non so, non ho certezze, solo il dubbio che Musacci possa essere ancora sotto la lente da entomologo –  anche se lui è un Supergiovane –  per esser studiato meglio, e pur se è noto che solo un ruolo può fare bene il Musacci e cioè il centrale di centrocampo. Due sono le lenti, una per Musacci e l’altra per D’Alessandro, le mani sono entrambe impegnate. Vabbè, non c’è stato nessun ordine perentorio di far giocare qualcuno appena arrivato, Luppi ha subito dimostrato di essere frizzantino e in totale sintonia con i tifosi oltre che con i suoi compagni. Difficile, non impossibile però che Davide possa fare la prima punta e mi sa che gli Innamorati dovranno rivedere la calzamaglia di Jack Beretta. Non arrabbiatevi, anche Zico si allenava con varie calzamaglie, ci giocava pure, e lasciate stare che Zico è brasiliano carioca mentre  Beretta è nato a Varese, se uno ha freddo… ha freddo. Sulla difesa per domani ho già detto e per qualche giorno di seguito. A centrocampo l’Umile aveva già proposto nei giorni scorsi  varie alternative, direi che Castiglia e Scavone son moderatamente sicuri di giocare, ne servirebbe ancora uno tra Emmanuello e Musacci. Davanti Jack a fare la prima punta e Luppi di lato, staffetta Di Roberto/Giannino con Belloni che non si sa mai possa venir buono in corso d’opera e cammin facendo, spostando una pedina della Dama Bianca o un carrarmatino del Risiko, si potrà agevolmente passare dal 4-3-3-al 4-4-2. A domani Cari, se non potrete esserci di persona allora gustatevi la diretta flash ed  i commenti dal Robbiano Piola, con salottino in studio su Radio City fm 103.9 ed 89.9. Altrimenti venite in via Massaua che ci divertiamo, un poco anche soffrendo. Infine rimarco  il divertente scherzo telefonico che, se ho ben capito e forse, il bravo Max Giusti, imitando il presidente Lotito, ha recentemente compiuto ai danni del Direttore Generale dell’Ischia Calcio, Pino Iodice, davvero un brav’uomo, cristallino e puro a tal punto da non accorgersi che si trattava dell’imitatore e non del presidente. Come si può pensare che un uomo così importante nel calcio italiano possa affermare che certe squadre, tipo Carpi e Frosinone sarebbero rovinose per la serie A, che il presidente della Lega di A –  Maurizio Beretta – conta (meno di) zero e che l’Ischia deve sostenere il programma del presidente  perchè altrimenti non avrà contributi? Davvero un brav’uomo Iodice a credere che al telefono fosse il vero Lotito. Però, anche se imitatore, avesse Giusti nominato  oltre a Carpi e Frosinone anche la Pro, l’Umile si sarebbe inquietato un poco. Invece sorride, perchè –  in fondo, in fondo – l’Italia è sempre un bellissimo e divertentissimo Paese.

Paolo d’Abramo