Il Punto di Paolo d’Abramo/ Guarda in su guarda in giù, la Pro sull’altalena delle emozioni tra casa e trasferta

Dopo la netta vittoria sull’Entella ora ci attende la partita a Latina, fanalino di coda con 13 punti mentre noi ne abbiamo 20 e stiamo per il momento a metà d’una classifica abbastanza corta. In tribuna Abdul Sheik con famiglia.

La Pro conferma la sua forza sul campo amico e liquida l’Entella con 2 reti a zero. I liguri ci hanno spaventato in avvio grazie alla nostra difesa marmorea ed al prodigioso intervento di Russo con il pugno sulla conclusione di Lanini servito dal cross di Mazzarani. Poi, sempre i liguri, han fatto vedere quel che sono, cioè poca cosa e non dipende così tanto da mister Prina – che ora pare messo in discussione per far posto a chissachì, magari Aglietti –  ma dagli infortuni occorsi a numerosi calciatori della rosa e (ce ne sono anche tra gli indisponibili) da queste Grandi Firme, lauto ingaggio e scarsa energia atletica, che neppure Mago Zurlì, pure lui ligure, potrebbe strappare dal viale del tramonto e/o dell’oblìo. Sabato si sono affrontate due squadre che sono apparse in campo piuttosto lunghe, la Pro andava a cercare gli avversari con un pressing continuo, partita non bellissima ma combattuta e, come ha accennato il grandissimo Giannino, i ragazzi ci tenevano a dimostrare proprio ai liguri che la Pro è più forte di loro (e dei biscotti, e del torrone cremonese della stagione scorsa,la Pro è più tosta dell’acciaio,olè). Il Robbiano Piola ha dimostrato ancora una volta una bolgia dantesca, duemilasette duemilaottocento spettatori per una squadra che ne meriterebbe di più, con i guanti, il plaid, la cuffia di lana non  –  con tutto il rispetto per le attività pubbliche e per i tinelli privati – indossati davanti al (maxi)schermo, ma allo stadio, anzi, allo Stadio. Archiviata la pratica Entella è ora di nuovo il tempo di salire sul torpedone da trasferta, si va a Latina per portar via qualcosa. La compagine di Breda è ultima, ha perso 1 a 0 nel posticipo domenicale con il Catania e davanti al portiere Farelli, nella terra del Cirneco, si sono sistemati Brosco Cottafava e Dellafiore, Viviani –  giovane talento della Roma e dell’Under 21 –  davanti alla difesa –  Rossi Crimi Bruno e Valiani a centrocampo per contrastare e spingere, Pettinari e Petagna in attacco. Sono poi entrati il giovane prodigio dall’Atalanta in prestito, Doudou Mangni per Pettinari e Sforzini per Petagna. Il Latina segna pochissimo, 12 reti in quindici partite ma ne ha rpese solo due più di noi, ovvero 18, in casa ha perso con Bologna e Frosinone, ha vinto con la Virtus Lanciano, ha pareggiato con Ternana e Brescia. Cinque, sei giorni di tempo per pensarci, formazione, uomini e metodo, da un punto in su va tutto bene. Quando si vince in casa guardo quelli davanti a noi e sogno la serie A, quando si perde fuori, il mio sguardo scende in classifica oltre la siepe verde che s’imbrunisce in rosso autunnale e Giacomo (Leopardi, non Beretta) insieme al giardiniere Chance mi sorridono malinconici. Bravo comunque Cristiano ad impostare una squadra capace di fare pressione sugli avversari ed aprirsi all’occorrenza, Castiglia ed Emmanuello han confermato d’essere giocatori di qualità che daranno un contributo importante alla nostra causa. Ah…!!! Visto in tribuna Abdul Sheik con famiglia, tutti bellissimi e simpaticissimi, saluti cordiali a tutta la dirigenza prima della gara ed anche a noi, speriamo che le rose e gli accordi possano fiorire presto.

Paolo d’Abramo