Torna nel gruppo Andrea Marconi, i ragazzi sono decisi a riprendere la raccolta punti
Lunedì e ripresa della preparazione per la truppa di mister Scazzola che sabato se la vedrà con il Varese, un’idea come un’altra, un avversario come un altro, tipo il Cittadella che si andrà ad affrontare fuori casa tre giorni dopo. Andrea Marconi ha ripreso a pieno ritmo con gli altri, si è rivisto Giannino Fabiano che era in tenuta d’allenamento e che potrebbe aver svolto lavoro di palestra per superare appieno il problema muscolare, mentre di Coly non abbiamo avuto traccia ma contiamo sulla sua presenza per la sfida con i lombardi. Diamo per certe, sabato, le assenze di Scaglia e Cosenza, la squadra saprà stringere le fila e dare tutto per portare a casa il risultato migliore. Mentre tornavo a casa mi aggiornavo dagli addetti ai lavori sul fatto che il baricentro del Milan vittorioso contro il Parma è stato di circa 41 metri. Difesa morbida ma ripartenze brucianti sulle fasce, pur con le sviste delle retroguardie. La Pro ha una difesa blindata che può essere forata solo da un polposo quanto casuale stinco, da un pallone viscido che scorre in mezzo all’area dopo un fortunoso rimpallo o da improvvida, inspiegabile, decisione arbitrale. Bene ha fatto Cristiano a Modena, i cambi azzeccati e la tattica migliore con i giocatori al posto giusto. Infatti solo un imprevedibile tocco in mezzo a permesso a Granoche d’insaccare alle spalle dell’incolpevole – ma bravissimo nei precedenti interventi – Danilo Russo. Scrivevo sopra del Milan e, con le dovute proporzioni, la Pro potrebbe essere proprio così, chiusa e reattiva quando si tratta di mordere, velenosa sulle fasce. La strada è quella giusta, i nostri Leoni dovrebbero tutti raggiungere il miglior stato di forma in tempi brevissimi, ne siamo certi, per garantire la massima resa in termini di risultati e quindi classifica. Ancora una volta vale il gusto di ricordare la caparbia prova del Braglia a Modena, stadio dove sabato scorso la Pro ha confermato il valore di fronte ad una presunta big del Campionato Cadetto. Imprigionati nella ragnatela bianca e spesso in difficoltà, i Canarini hanno sofferto ed avuto il via libera sollevati non solo dalla dea bendata ma anche dagli occhi offuscati e innocenti di chi può far cambiare le sorti d’una gara con lo stesso strumento che incute in città il timore d’una multa, il fischietto. Gli uomini Leoni ci sono, il modulo è quello giusto, o forse è l’unico possibile, inutile rischiar di bruciare risorse umane che torneranno utili quando sarà il tempo e la gara opportuni e giudicati tali dal mister.
Paolo d’Abramo