E’ Ragatzu il cavallo di ritorno su cui puntare

L’esterno offensivo classe ’91 (17 presenze e 3 reti in maglia bianca nel 2012-2013) si integrerebbe alla perfezione negli schemi tattici di mister Scazzola e sarebbe una delle soluzioni ideali per spalleggiare bomber Marchi. Più “forzato” invece, sarebbe il rientro di Appelt Pires

Dagli altipiani societari l’unico vero diktat di mercato è il seguente: «Dare spazio al giovane promettente, dimenticarsi del giocatore dal curriculum consumato». In altre parole, per affrontare la prossima Serie B con intelligenza e senza rischi di sorta, un occhio di riguardo verso il meglio della Lega Pro ed “embargo” nei confronti del grande nome costretto a scendere dalla Serie A alla caccia dell’ultimo contratto più o meno importante della propria carriera.

Ci sarebbe però anche una via di mezzo tra i due identikit: quella ad esempio rappresentata da Daniele Ragatzu, l’unico cavallo di ritorno che realmente servirebbe alla Pro Vercelli del futuro: vero, quest’anno l’esterno offensivo classe ’91, è stato tesserato per il Verona in cui, tuttavia, non ha mai giocato e che lo ha di nuovo girato in prestito, alla Virtus Lanciano in cui Daniele ha fatto fatica ad integrarsi (come del resto il nostro Umberto Germano, tornato alla base di via Massaua); conoscendone molto bene grinta e motivazioni, sicuramente il ventitreenne sardo risulterebbe una delle soluzioni ideali per spalleggiare Marchi nell’attacco leonino. Si sposerebbe benissimo in un’eventuale 4-4-1-1 tanto caro a Scazzola, sia da “finto nueve”, al posto di Giuseppe Greco (che quasi certamente verrà ceduto) che da esterno ambivalente, in considerazione della sua rapidità e capacità di saltare l’uomo.

Si sa – non è certo un segreto – la Pro Vercelli ha un canale preferenziale di trattativa con Juventus, Verona e Spezia: proprio dal capoluogo ligure, in cui sono rimasti il ds Giancarlo Romairone e il portiere Alex Valentini, sono tutte da verificare le possibilità di un altro rientro, quello di Gabriel Appelt Pires. Il regista brasiliano ha diviso in due la platea bianca nell’infausta stagione di cadetteria 2012-2013. Per quanto dotato di pregevole palleggio, il centrocampista di proprietà Juventus non si è proprio distinto per rapidità di esecuzione. E poi, come recita in più passaggi il libro di storia del calcio, con certe minestre riscaldate è meglio andarci piano: un conto è una pedina potenzialmente molto funzionale nello scacchiere di mister Cristiano Scazzola come Ragatzu, un altro è avvalersi di un giocatore (Appelt) che, come lui, se ne trovano tanti in quel ruolo e che, da un paio d’anni, proprio non riesce ad emergere.

Già perchè in Serie B ci vogliono gamba, velocità e voglia di arrivare per primi sulla palla e, operazioni di contorno già effettuate a parte, saranno queste le peculiarità essenziali del calciomercato leonino per la stagione 2014-2015. Che vedrà la sua prima gara ufficiale il prossimo 17 agosto con l’esordio in Coppa Italia nel secondo turno preliminare a eliminazione diretta. Che i bianchi giocheranno, sicuramente, fuori casa.

 

Stefano Fonsato