O le comunicazioni dell’Apparatčik o i tagliaecuci di Austin Powers
Un burocrate, apparato del Sistema, scrive e legge una Velina, oppure il nostro agente Austin vestito alla moda londinese degli anni ’70. Occorre distinguere tra le notizie ufficiali e le occhiate dal buco della serratura, mammamia che ineleganza. E’ evidente che le prime sono portate sui vassoi di peltro dei comunicati ufficiali, nei siti delle Società, attraverso i media. Le seconde, invece, possono essere giocate sul tempo dell’anticipo, le parole che volano nei corridoi, i sussurri, i rebus da interpretare come le frasi dette a metà ma – primo – non sono (o, magari peggio, non diventeranno mai) ufficiali, – e secondo – se fossero ufficiali sarebbero trattate come comunicazioni istituzionali. Gli Innamorati vorrebbero che l’Amata non dicesse solo alle amiche quanto Le piace il tipo ma glielo comunicasse proprio direttamente ( ed anche subito subito), magari con una bella lettera (o una mail, che oggi ci siamo evoluti) e il gradimento ad una cena bordomare. Non è così, mi dispiace e quindi dovete accontentarVi dei sogni dell’umile cronista e delle correnti d’aria che trasportano voci, cinguettii, rumors, alla faccia dell’obbligo d’usare solo vocaboli italiani negli articoli. Lo sappiamo prima degli altri? No, guardiamo il volo degli uccelli, non le interiora degli animali come facevano gli Etruschi, soprattutto – con la Smorfia in mano – si va all’interpretazione dei sogni. Visioni mistiche, dall’Oriente che produce alle terre di Gianduja e Bicciolano, nell’anno del Cavallo gli amici si materializzano con le vesti di Signori Bonaventura ai tempi dell’euro. Lato A e Lato B delle monete, magari delle maglie, avanti c’è posto, sponsor principale e resta qualche spazio. Soci, consoci, dalle Valli del Ticino e fino al Nord Est – ma non per forza da Varese che resta un accessorio possibile (ma comunque accessorio) – potrebbe arrivare un affiancamento, tandem, una cena con nettare di qualità. Ieri sera parlavo con il mio amico Fabrizio e gli dicevo, lui poco convinto, che il mercato della Pro dipende anche da questi sviluppi, fermo restando il cappellino salariale di 75.000 euro (che alla Pro non cambierebbe neppure se arrivasse la buonanima di Onassis). E’ per questo che pensare in grande e sognare grandi nomi mi appare un poco azzardato. Il mio amico Fabrizio dice che sono i grandi nomi a trascinare la campagna abbonamenti in annuncio domani giovedì. Più umilmente, credo che il fattore vincente sia la presenza d’una squadra equilibrata per età, determinazione e voglia di vincere non solo di guadagnare come con una slot truccata. E per questo bisogna saper scegliere, anzi dopo i consigli per gli acquisti ed i prestiti, Varini dovrà saper dire – se potrà – sì sì, no no. E proprio non riesco a capire per quale ragione la Pro dovrebbe aver bisogno d’un Direttore Generale in arrivo, ritorno o chissà. Secondo me non sarà così. E poi, sono forse un caso patologico, ma tra Manhattan o Bologna solo io sceglierei Vercelli. Domani viene annunciata la Campagna degli Innamorati Fedeli e, soprattutto, ci sarà Alè Pro in Onda, ore 21 Radio City 103.9 e www.radio-city.it Come sempre all’ascolto, non Vi annoierete. E adesso vado a cercare la signorina Kensigton, con la mia Torpedo Bianca superaccessoriata.
Paolo d’Abramo