Il punto di Paolo d’Abramo 29/Lasciateci volare sulla nuvola bianca che se riusciamo si prende la coincidenza con la nuvola di drago
Dopo la Promozione in B, per la Pro il tempo resta tiranno ed infatti la Società, senza soluzione di continuità, lavora, lavora, lavora. La prima opera messa in atto è stata la riconferma dello staff che ha condotto la squadra tra i cadetti. Ora resta il consolidamento economico, gli abbonamenti ed il mercato. Su tutti i fronti il cielo è bianco, ci avviamo verso il Paradiso per starci comodi, sopra una nuvola stabile e resistente ad ogni vento, una nuvola di Leone che per quella di Drago attendiamo che alle voci insistenti sia apposto il timbro dell’ufficializzazione. Nei giorni scorsi il Direttore Sportivo Varini ha sottolineato un fatto già noto, la Pro deve prendere esempio da Società quali Crotone, Cittadella e Latina. A mio umile avviso, forse l’esempio più calzante è quello del Crotone, non già per il pubblico ma per la gestione della rosa e dello staff tecnico. Se andate a guardare la rosa dei giocatori, più della metà è costituita da prestiti, poco o per nulla onerosi, mescolati a tanta buona volonta con una partecipazione di spettatori chepperò va dal minimo di 3053 contro lo Spezia al record, contro il Trapani, di 8200 abbondanti, una media stagionale di 3600. Numeri che verso l’alto, sono impossibili per la Pro più, con una media di 3000-3500, sarebbe più vicina a Virtus Lanciano o Varese. Tendenti al Crotone in fatto di giocatori mentre Cittadella e, soprattutto Latina, hanno rose dove la presenza di giocatori d’esperienza – di B e non solo – ha un suo rilievo. Le buone intenzioni devono essere corroborate da variabili che non sono sempre gestite dalla mano umana, qualche volta il Fato ci mette del suo. La scommessa sui giovani è l’alea dell’entusiasmo mescolata all’inesperienza, puntata obbligata se davvero, come annunciato confermato e scolpito sulla pietra, verrà messo in atto il tetto salariale di 75.000 come stipendio netto massimo. Basti pensare che, l’anno passato, – forse – i procuratori di Sansovini, Sforzini e Cacia non aprivano neppure la comunicazione del telefono cellulare per una cifra inferiore ai 600.000. Sono completamente in accordo con la Società ma, sommessamente, aggiungo, che chi non ha in mano le chiavi d’un caveau bancario deve riuscire ad assicurarsi le prestazioni d’una squadra di pitbull o di rotwailer, lame tra i denti e pedalare tantissimo. Insomma, giocatori da battaglia. Attendiamoci quindi diverse riconferme, intorno a queste i tifosi si sono e si stanno ancora sbizzarendo, affitti a costo quasi zero e qualche scommessa giocabile – non del tutto scassata – da recuperare agli onori del calcio di A. E sono in accordo, davvero. Perchè il pubblico degli Innamorati di Pro vuole vedere proprio lottare sempre e non esser costretto a guardare – sulla bella pelouse del Robbiano Piola che fa invidia all’erbasabbia di Manaus – giovani (e meno giovani) raccomandati o boiler senza valvola d’espansione. L’obiettivo della Stagione che verrà è quello di vivere tranquilli week end senza paura che un logoro di buona tecnica con indosso la maglia bianca tiri gli ultimi o un bidone di biogas esploda in campo. Ma su questo punto siamo tranquilli così come sulla campagna abbonamenti che dovrebbe essere lanciata entro, al massimo, una decina di giorni.
Paolo d’Abramo