Ancora un occhio su qualche Leone in bilico di contratto
Aldilà delle dichiarazioni di simpatia, un discreto numero di tifosi non farebbe scene isteriche per la partenza da Vercelli di Donato Disabato e Vincenzo Pepe, pur con i necessari distinguo per anni di militanza, capacità tecniche e simpatia. Alcuni considerano Donatino troppo leggero e/o discontinuo, altri ritengono Pepe un giocatore poco incisivo nell’economia di gioco della Pro. La maggior parte degli innamorati riserverebbe loro un posto in panca, proprio ad essere generosi. Pepe sconta un annata di malanni fisici anche se alla fine 19 gare lo hanno visto protagonista ( e non è ironico, perchè a me Vincenzino piace). Tra il 2008 ed il 2012 il ventisettenne napoletano ha giocato 26 partite ad Avellino, 26 a Salerno tra B e C, 27 a Siracusa. Destro di piede, intelligente nei movimenti senza palla – come più volte sostenuto dal Direttorissimo Varini – e preso probabilmente come sostituto di Germano pur possedendo caratteristiche non del tutto analoghe, Pepe ha esperienza di B e potrebbe ricoprire con successo parte della catena laterale, con buone attitudini anche in fase di recupero ed interdizione. E Vi dico che ha buone probabilità di restare, perchè già in possesso d’esperienza cadetta ed intelligente oltre che duttile per ricoprire una posizione che è sì offensiva ma, per natura del giocatore, non in modo sconsiderato. Donatino Disabato è uno di quei giocatori che piace, magari non a tutti i tifosi, di certo a diversi allenatori. Risulta interessante, il ventiquattrenne Donato, perchè capace di far pressing, rubar palla, dare fastidio agli avversari non già soffiandogli sul collo ma punzecchiandoli come un fastidioso ed inafferabile moscerino. Ed anche produttivo, Disabato, per la capacità d’illuminare il gioco con piccole invenzioni che potrebbero far pensare ad una mia eccessiva benevolenza che fa da contraltare alle ipotetiche scelte alternative in fatto di buon ricambio in panca e pronto all’uso, se del caso. Disabato, nel precedente anno in B, venne girato temporaneamente al Prato – così come Andrea Marconi al Venezia – e potrebbe aver la stessa sorte anche nella stagione che incomincerà tra un paio di mesi, preferito magari al più giovane Emmanuello, è del 1994, e con una prospettiva a più lungo termine, anche se due anni fa ha subito la rottura del crociato e del collaterale e solo nel finale del campionato appena trascorso ha ritrovato una discreta forma. Il prossimo per lui dovrebbe essere l’anno del lancio definitivo se, Varini affermò un paio di mesetti fa, “Tra due anni Emmanuello gioca in serie A”. Direi che Corduri sarà invece girato a prestito in terza serie. Almeno questa è l’ipotesi più probabile. Tra i periodi ipotetici dell’immediata irrealtà è comparso il nome di Ragatzu che dal punto di vista umano mi sta assai simpatico, probabilmente arriverebbe lesto lesto a Vercelli ma che non preferirei a Pepe (e, per favore, dopo questa non sparate sull’umile cronista).
Paolo d’Abramo