Il punto di Paolo d’Abramo 24/ Dalla Fata Turchina a Re Artù, ancora qualche settimana di fiaba, epica e passione

Le due semifinali della corsa verso la B saranno Savona vs Pro Vercelli e SudTirol vs Cremonese

“A l’é comme a foa du bestentu, che a dua lungu tempu”, in Liguria si dice così di una storia, una favola che non ha mai fine, come una fiaba popolare che non si conclude mai. Come le diatriba tutte vercellesi (1) sulla quantità di pubblico presente al Robbiano Piola (che per chi Vi scrive è giunto in quantita inferiore rispetto al dovuto per la prima sfida delle finali), oppure (2) intorno ai reali obiettivi di campionato della Pro o ancora (3) discorrendo sui sentieri della simpatia di mister Dionigi. Il tema ligure ricorrerà tutta la settimana ed anche per la prossima, si va a Savona contro gli striscioni di Ninni Corda che ci sta simpatico e che prima o poi ci piacerebbe vedere sulla panchina d’una squadra a noi cara. Il Duo formato da Corda & Mattu (il suo secondo) ha espugnato ai rigori il Menti e lo affronteremo domenica alle 16 per la gara d’andata al Bacigalupo, dopo una bella scorpacciata di focaccia, pesce e Vermentino, olè. Il ritorno è previsto la domenica successiva alle 21 al Robbiano Piola e sullo schermo di Raisport. La Pro ha superato bene la Feralpisalò, dimostrando che sta vivendo non solo un bel periodo di forma ma anche una buona concentrazione di rabbia, come hanno detto Cristiano ed i suoi giocatori in Sala Stampa. Auguriamoci che duri. A Savona sarà impegnativa ma, ascoltando le parole pronunciate nel dopo gara da Beppe Scienza allenatore della Feralpi, i Leoni DOCG dovranno preoccuparsi solo di loro stessi – e non degli avversari perchè la forza dei Bianchi di quest’anno è un impeto inarrestabile, rallentato solo dal Fato cinico (e qualche volta anche baro, perlomeno è quel che ritengono alcuni molto Innamorati). Pensando a quel che avrei dovuto scrivere qui ed oggi, sono andato a riprendere le parole del Direttore Varini”…il rammarico dipende anche dal fatto che ci siamo accorti troppo tardi che questa squadra, la nostra squadra, è fortissima…” e l’indiretta ed involontaria risposta del mister dopo la rifinitura di sabato “…abbiamo una nostra identità, abbiamo capito fin dall’inizio dell’anno quel che andavamo a fare…” staccandole – per esercizio di stile – dal contesto dei dialoghi ove sono stati prelevati gli stralci. Ora, se la Pro è davvero così forte come dicono quasi tutti, compresi Beppe Scienza, Claudio Rastelli, Alberto Colombo e tanti altri (escluso forse uno), la pratica Savona – anche se affrontata nel prato verde in tempesta per la foga e l’animo dei biancoblu – sarà risolta in 180′ ed archiviata per fare posto alle due sfide successive che introducono il punto (3) dell’incipit di questo umile pezzo. Stiamo sereni, a Savona rientrerà Scavone ma la Pro che ha battuto 3 a 0 la Feralpi è talmente forte e ben messa in campo che oggi può giocare con qualunque giocatore (d’altra parte ero presente quando Ettorino ha detto che la Pro non è solo Marchi), non teme nessuno pur rispettando tutti. Ecco, siamo entrati ormai da un mese abbondante in quel clima di magia cui accennavo a metà campionato quando vedevo latitare le stelline delle bacchette magiche animate dalle agili dita della Fata Turchina di Modena quando conquistammo la B in trasferta. Ora spetta a Semola svellere la Spada nella roccia, trasformarsi in Artù e conquistare il laico Graal, ovvero la Pro in B sull’erba del Robbiano Piola, il 7 giugno (adesso potete appoggiare il ferro o il legnetto che avete stretto per tutta la lettura dell’articolo ed incrociare le dita, anzi le mani).

Paolo d’Abramo