Fabiano: “Druso campo difficile? Siamo in forma e poi ci sarà il ritorno da noi…”

Il migliore in campo odierno (insieme a Russo) esorcizza i fantasmi del terreno-groviera di Bolzano. Ghosheh: “Come avversario avrei preferito la Cremonese, i biancorossi sono una squadra che corre”. Scazzola: “Vinti tutti e tre i match sinora disputati, finale strameritata”. Patron Secondo: “Il Savona è una grande squadra: evitabile tutta quella pretattica”

“E’ vero, sono in forma, così come tutta la squadra. Oggi siamo stati encomiabili: abbiamo affrontato una squadra che picchiava duro e ben organizzata in chiave tattica. Con la nostra qualità ed esperienza siamo riusci a tenere botta e a ribaltare il punteggio. Ora pensiamo all’Alto Adige: sappiamo che il Druso prevede un terreno pieno di buche ed ostico per antonomasia, ma non sarà un problema. Al ritorno si gioca da noi…”. Grande entusiasmo in sala stampa per Gianni Fabiano, migliore in campo della serata insieme al portiere Danilo Russo. Oltre a lui, la testimonianza dal campo di Shadi Ghosheh: “Sul gol subito ho dovuto fare una scelta e ho portato l’avversario verso l’esterno, lui è stato bravo a crossare. Ho preferito quello rispetto a un tiro in porta da buona posizione. Poi l’azione è andata avanti e solo in un secondo tempo è scaturito l’episodio del rigore”. Su cui è intervenuto Scavone che, ammonito, salterà la gara di ritorno: “Un vero peccato – ha spiegato il presidente Massimo Secondo – Mi dispiace per Manuel: è di Bolzano e ci teneva da matti giocare davanti al suo pubblico. Per il resto, tutto è andato secondo copione: il Savona e Corda, dopo una settimana di discutibile pretattica di insulse polemiche arbitrali e in cui si è scomodato anche il santo patrono che accomuna Vercelli alla Sardegna (per inciso, il nostro Sant’Eusebio, ndr), l’hanno buttata sulla provocazione e il gioco falloso, condizionando l’arbitro nelle sue scelte. La Pro, però, ha avuto la forza di farsi scivolare tutto addosso”. L’ennesima, doverosa, precisazione, poi, sull’episodio della seconda muta lasciata a Savona: “Per regolamento, ogni squadra ospite deve portarsi dietro due mute di divise di colore differente. Noi oltretutto, conoscendo Ninni Corda, ci siamo premurati di mandare una mail a Savona specificando che avremmo giocato con maglia bianca e pantaloncini neri. Poi accade che i nostri avversari si presentano con una divisa quasi totalmente bianca: tirate voi le conclusioni…”.

Mister Cristiano Scazzola è comprensibilmente soddisfatto: “Il regolamento dei playoff, lo sappiamo tutti, è decisamente discutibile, ma è stato stabilito ad inizio anno e bisogna accettarlo. Noi, finora, abbiamo disputato tre gare impeccabili: nessuno, come noi, ha vinto sempre. Merito nostro, della nostra fame e della nostra voglia di arrivare fino in fondo. A Bolzano? Faremo tesoro delle difficoltà tecniche incontrate sul campo nella gara dello scorso dicembre”

 

Stefano Fonsato