Dal mental trainer al cambio in corsa D’Anna- Rastelli, gli altoatesini vogliono la B
Partiamo da come si è schierato il SudTirol nell’ultima gara al Druso con la Cremonese, modulo 4-3-3 per mister Rastelli. Facchin; Cappelletti, Kiem, Bassoli, Martin; Fink (67′ Furlan), Pederzoli, Branca (75′ Vassallo); Minesso,Corazza, Turchetta (83′ Tagliani). A disposizione Micai, Peverelli, Cocuzza, Veratti. Se una squadra arriva in finale è perchè ha qualcosa in più delle altre, lo ha detto anche Giuseppe Greco, che oggi ha concluso in anticipo l’allenamento perchè gli si è girata la caviglia e domani si verificheranno le conseguenze. Ma che cos’ha più delle altre il SudTirol che è arrivato terzo in Campionato con 8 punti di distacco dalla Pro ed ha eliminato il Como ai rigori 4 a 3 e poi la Cremonese con l’1 a 1 a Cremona ed il 2 ad 1 a Bolzano? Innanzitutto è arrivato alla fine della stagione in una condizione fisica molto migliore delle avversarie che ha fino ad ora affrontato nei play off. Rastelli è subentrato a Vincenzo D’Anna che dopo la quinta giornata aveva totalizzato 5 punti, era ottobre 2013. Appena giunto Rastelli dichiarò: “Non ho intenzione di stravolgere le cose, cercherò di dare tranquillità e serenità ai ragazzi”. In effetti l’allenatore romano arrivò in una squadra che partita ad inizio stagione con il 3-5-2 si era spostata sul 4-1-3-2 ed infine collocata nel 4-3-3, modulo che Rastelli ha proseguito trovando gli interpreti adatti. Gli obiettivi altoatesisi erano chiari, migliorare il già lusinghiero quarto posto della stagione precedente. Due anni fa settimi, l’anno scorso quarti, l’ Fc Südtirol conta 29 soci, 130 sponsor, 400 associati e più di 200 tesserati, la Società è come una famiglia, ci si può ritrovare dopo la partita a cena con i giocatori. In campo sono Kiem e Perderzoli, soprattutto il secondo, a prendere per mano la squadra nei momenti difficili ma è il gruppo la forza dei sudtirolesi. Davanti è Simone Corazza, prestito doriano da Latisana, il fromboliere che da seconda punta ha messo a segno un bel bottino di goal, undici in 32 partite, quasi come Ettorino, di ruolo e di fatto. Domenica non ci sarà lo squalificato Branca e probabilmente al suo posto giocherà Furlan. Lo staff tecnico comprende tra gli altri il vice di Rastelli, Stefano Manfioletti, Reinhold Harrasser preparatore dei portieri, Gabriele Ghirardello è il mental trainer, Daniel Peruzzo specialista nel recupero degli infortunati. Molto organizzati, niente da dire. Che partita dovremo attenderci? Rastelli opterà per un centrocampo ancor più fisico del solito, casomai avesse pensato ad una soluzione di maggior fosforo (e ne avrebbe). Il SudTirol cercherà di pressare alto, non far ragionare i nostri che saranno senza lo squalificato Scavone (sostituito assai probabilmente da Ardizzone), ostacolare, smorzando sul nascere, i lanci per la trequarti dove attendono Ettorino ed Er Lupo. Il tutto senza tirar troppo la coperta sui piedi che altrimenti si rischia l’emicrania per un colpo di freddo, cioè la rete dei Leoni. In campionato, ad aprile, Rastelli schierò così i suoi: Facchin; Cappelletti, Kiem, Bassoli, Martin (46′ Turchetta); Fink, Furlan (75’ Minesso), Branca; Vassallo, Corazza, Veratti (75’ Cocuzza). Il problema per la Pro è, in teoria, la partenza forte degli avversari e l’inferiorità a centrocampo dove il SudTirol ne avrà uno in più, costantemente. Quanto al raddoppio sulle corsie esterne, nelle catene laterali, sono ragionevolmente convinto che il ritorno di Scaglia e la presenza di Marconi dovrebbe garantire sufficiente solidità. Ed infine guardate qui
quel che posso umilmente aggiungere al pezzo è che credo siano stati in numero superiore i tifosi giunti da Cremona rispetto a quelli da Savona.
Paolo d’Abramo