Il punto di Paolo d’Abramo 22/ La bellissima Pro supera l’Entella ed ora affronta i dubbi del Fato
La Pro che ha vinto a Chiavari ha dato una dimostrazione di forza impressionante. La Pro in questo momento è la formazione più forte del Campionato, lo ha dimostrato ieri superando una capolista non solo timorosa e tremolante ma alle corde per le assenze pesanti – soprattutto in difesa – e colmate da comprimari non del tutto adeguati. La Pro ha vinto con merito, ha approfittato della condizione fisica imperfetta di alcuni avversari ed aggirato l’approccio alla gara dei padroni di casa, definirlo accorto è eufemistico. Insomma la Pro ha fatto il suo dovere con grande personalità, il mister ed i suoi ragazzi sono stati meravigliosi, hanno annichilito un gruppo che verrà probabilmente ancor più logorato dal ritiro pregara anticipato dal mister dei biancoazzurri, il modo migliore per stressare giocatori già alla corde, a meno che venga deciso di viverlo con spensieratezza ed accudenza personale, come l’Olanda nei mondiali del ’74. Restano due variabili sul cammino dei Bianchi che, pur costituendo ora la squadra più forte, potrebbero subire le volontà condivise negli antri inaccessibili ed imperscrutabili degli inferi dove Caronte traghetta le anime disperate ed il cielo ha il colore del ferro misto a carbonio. La Pro potrebbe anche affrontare i play off, con la giusta concentrazione e la consapevolezza della forza superiore, seppure al cospetto di formazioni comunque pericolose che preserveranno – al riparo dai rischi dell’ultima giornata – i giocatori migliori ma ammoniti, diffidati, dissugati, turbati, turbantati, corrugati. Delle due variabili la prima è la sicura voglia di far partita della formazione guidata da Remondina e diretta, sportivamente scrivendo, da Turotti. La squadra – di proprietà Buffon – verrà a giocarsi la gara a Vercelli con il piglio che vedemmo al mare qualche mese fa e forse ancor di più. Ma la vera Pro, seppur mancante di Ranellucci e Greco ma con il Giannino, si mangia la Carrarese come ieri ho mangiato gli spaghetti allo scoglio e la sapida gallinella di mare. La seconda incognita è l’effettivo valore dei comprimari della Cremonese che l’attuale allenatore nella città delle due T (sono rimaste Torrone e Torrazzo, Torrente non c’è più) dice di voler schierare. Credo che le seconde linee della Cremonese siano più in forma di tutta la rosa dell’attuale prima in classifica, pur con il rientro dei tre squalificati. E se poi dovremo andare ai play off, lo faremo, in fondo ai tifosi della Pro non è mai piaciuto vincere facile.
Paolo d’Abramo