“Noi gruppo solido, all’Entella gennaio ha fatto male”

Suona la carica l’esperto laterale mancino Massimiliano Scaglia che difende la scelta della Pro Vercelli di non cadere nelle trappole del mercato invernale e avverte: “Ora, anche solo mantenendo il -3 di distacco, si può pensare unicamente a vincere lo scontro diretto”

Una pausa per recuperare quella forma fisica e soprattutto mentale che stava esaurendosi nelle ultime giornate di campionato. Il campionato di Prima Divisione, versione sedici squadre, dà l’opportunità di fermarsi praticamente ogni tre settimane, il che serve, alle squadre maggiormente in difficoltà, di fermarsi a riflettere su quanto di sbagliato ci sia all’interno dei propri assetti. La Pro Vercelli deve sfruttare lo stop di domenica per chiedersi perchè sia così poco incisiva in fase d’attacco e come la vittoria in trasferta latiti sin dallo scorso 3 novembre in quel di Cremona. A Savona, domenica scorsa, un 1-1 parzialmente soddisfacente, caratterizzato dall’acuto iniziale dello striscione biancoblù Ivan Marconi al 57’ e dall’immediato pari “scivolato” di Manuel Scavone, ancora una volta in versione goleador nel tentativo di sopperire all’attuatale abulia di tutto l’attacco leonino: «Sono convinto che, delle ultime partite – è il terzino sinistro Massimiliano Scaglia ad analizzare la situazione – solo una è stata giocata al di sotto delle nostre possibilità: mi riferisco a quella di Bolzano contro l’Alto Adige: in quella occasione, il campo era in condizione pessime e si vedeva poco per la posizione del sole, insomma tutte le condizioni per giocare bene a calcio erano sfavorevoli. Allora decidemmo di non perderla, cercando di portare sino al 90’ lo stato di parità. Per il resto abbiamo sempre lottato e giocato per vincere, anche a Salò, dove siamo stati puniti da una conclusione sporadica da 30 metri».

Se la Pro Vercelli non sta un granché bene, non si può certo dire che la Virtus Entella stia meglio. Anzi: da squadra imbattuta a formazione che ha cominciato a prendere pesanti scoppole. Dopo il clamoroso 4-5 contro il Lumezzane e il pareggio preso per i capelli contro il Vicenza, a Bergamo l’Albinoleffe ha rifilato tre “castagne” alla formazione di Chiavari, che a gennaio ha condotto un mercato di riparazione da sogno: «Probabilmente è proprio lì che qualcosa si è inceppato – spiega sempre Scaglia – Tifosi e addetti ai lavori si sono scaldati le mani ad applaudire il mercato faraonico di un mese fa ma a volte non ci si rende conto che, anche se si prendono grandi nomi, si rischia, a metà stagione, di scombinare quegli equilibri e quelle alchimie che si erano create. E’ una mia ipotesi, mi auguro che i liguri continuino a zoppicare in classifica. Noi abbiamo preferito puntare tutto sul gruppo iniziale e sono convinto che la scelta pagherà».

Dopo il pari di Savona, i punti sull’Entella si sono ridotti a 3… «Psicologicamente un bel vantaggio – conclude Max – Ora dobbiamo pensare solo a un match da vincere a tutti i costi, lo scontro diretto. Ma prima che arrivi le cose faranno ancora in tempo a cambiare: sia nel bene che nel male».

Intanto in settimana si è registrata la rescissione del contratto di Aniello Ambrosio, diventato terzo portiere nelle gerarchie dell’organico. Il giovane estremo difensore napoletano, probabilmente, sceglierà di vivere un’esperienza all’estero.

 

Stefano Fonsato