Pro Vercelli-Entella: la sfida dagli incroci alla “a volte ritornano”

Sfida tra due un tecnico ligure tra i piemontesi e viceversa. Prina allenò Scazzola ai tempi della Pro Belvedere. Intanto, il tecnico di Loano chiama a rapporto la squadra all’inizio del primo allenamento settimanale. Infermeria: sicuro l’out di Pepe

Martedì 10 dicembre e ripresa degli allenamenti per la Pro di Cristiano Scazzola che ricomincia la settimana verso la sfida contro la Virtus Entella di Chiavari, domenica al Robbiano Piola. Questa partita vede sulle panchine  l’incrocio tra un piemontese anzi un biellese, che guida i Liguri vale a dire Luca Prina e Scazzola, nato invece a Loano. In più, aggiungiamo che Prina è un ex allenatore che ben aveva fatto a Vercelli ai tempi della Pro Belvedere e sicuramente vorrà dimostrare tutto il suo valore di trainer emergente. E’ davvero troppo presto per parlare di formazione dei Leoni, possiamo però già ipotizzare che sarà ben difficile vedere Pepe tra gli uomini schierati in campo mentre rientrerà Ranellucci dopo lo stop per squalifica. Per il resto un passaggio differenziato per Scavone e  qualche altro ma nulla di preoccupante, solo l’esigenza di smaltire definitivamente il ghiaccio, il fango, la terra del Druso di Bolzano. Tutto il resto è lunga pretattica, tanto ampia fino a domenica mattina. Con la Pro a quattro punti dalla capolista – ed anche se l’affermazione sembra paradossale – sarà importante non perdere perché potrebbe diventare pesante un distacco di 7 punti. Ve ne saranno ancora 48 a disposizione nella stagione regolare, compresa l’ultima gara del girone d’andata a Carrara. Non vedremo di certo una Pro snaturata nella sua fisionomia, in avvio di seduta il mister ha fatto eseguire esercizi atletici e  poi scambi, prove tecniche di gioco e contrasto con la palla in campo. Se andiamo indietro nel tempo, ricordiamo che avevamo ipotizzato di raccogliere una decina di punti quando mancavano quattro incontri al giro di metà campionato, se andrà bene ne raccoglieremo 8 e si tratterebbe in ogni caso di dieta. E’ fuori di dubbio che la Pro abbia rallentato il passo e non solo per la reale forza delle avversarie. Ora conterebbe ritrovare gli occhi della tigre, la rabbia agonistica, la fame (e –  direbbe qualche appassionato – magari una più spiccata voglia offensiva) sospinti dal pubblico che ci auguriamo presente domenica in massa sugli spalti del Robbiano Piola. Sarà una gara che si giocherà soprattutto sulle forze nervose, per il resto – e come spesso è accaduto quest’anno in molte partite – le due squadre faranno di tutto per bloccarsi l’un l’altra. Prima di darle meglio non prenderle e questa filosofia non convince in modo evidente i tifosi, come abbiamo notato conversando oggi durante l’allenamento con gli altri innamorati. Ma occorre farsene una ragione e cancellare il rischio che un allenatore sia messo in discussione quando è secondo o magari quarto in classifica, con 35 punti a quattro punti della capolista, come accadde quasi sette anni fa con Beppe Brucato.

 

Paolo D’Abramo