Il Punto di Paolo d’Abramo/8 – La classifica sorride ai bianchi, in piena corsa per regalare ai tifosi la gioia più grande

Si è concluso il Girone d’andata del campionato di Prima Divisione e la Pro è seconda ma con tutte le carte in regola per provare la scalata. Pesa l’assenza di Pepe nelle ultime gare.

La Pro non va oltre il pareggio a Carrara contro la quart’ultima in classifica. La Pro strappa  in trasferta un pari prezioso e chiude l’anno con il sorriso, dopo essere andata in doppio vantaggio,  aver subito il recupero e  rischiato di perdere al cospetto della Carrarese. Dipende da quale angolazione vogliamo vedere  risultato e situazione dei bianchi che mantengono l’imbattibilità per tutto il girone d’andata. Gli uomini di mister Scazzola ripartiranno a gennaio con tutte le carte in regola per giocarsi  il passaggio di categoria fino in fondo. Non esiste la Verità, ci sono opinioni e sono tutte rispettabili. Questo vale anche per il commento sulla gara di domenica in Toscana. L’umile cronista resta dell’idea che una squadra ambiziosa –  l’obiettivo dichiarato è rappresentato dai play off e non dalla promozione diretta – porta via i tre punti pur se gli avversari sono stati rigenerati dal cambio di allenatore, corrono, sgusciano e ti prendono in velocità. Invece, per distrazioni, ingenuità ed anche perché chi hai di fronte è in campo per combattere, è già la seconda volta (in casa con il Feralpi e contro la Carrarese addirittura avremmo potuto perdere se Ettorino non ci avesse messo una pezza) che passiamo la domenica sera a pensare alle occasioni gettate al vento o in mare. In più, aggiungerei che l’assenza di Pepe si fa sentire pesantemente in termini di punti, è uscito a Venezia intorno al 60’ con la Pro in vantaggio e da allora abbiamo fatto 5 punti in 5 partite, dopo averne collezionati 24 in dieci incontri. La squadra a gennaio conserverà la sua ossatura principale, in presenza di un’offerta importante potrebbe esserci una partenza eccellente (Erpen?) ed altre (Fochesato, Libertazzi, Spezzani, Houston, un punto interrogativo collettivo) di giocatori che abbiamo visto (troppo) poco, per questi fantasmi di sicuro c’è una ragione. Ci sarà invece qualche arrivo, senza stravolgere l’assetto. Dove intervenire? Le idee sono piuttosto numerose ma si deve fare fuoco soprattutto con la legna a disposizione, è di buona qualità e non puoi gettarla via tutta solo perché qualche pezzo risulta umido o verde. Prendere tutt’insieme un esterno basso (chiamiamolo terzino) destro, un difensore centrale esperto e di bel carattere che accetti anche la panchina ma garantisca, quando chiamato in causa, qualità, un centrocampista d’ordine ed una punta (Kuqi?), vorrebbe dire disconoscere un risultato in ogni caso eccellente, siamo secondi. Per fare meglio del girone d’andata, serve concentrazione, mentalità vincente,  ma anche, in qualche sporadico caso, una diversa gestione della gara in corso d’opera, chiamiamola lettura della partita in corso. Se la Pro non arriva prima, la B diventa un miraggio, nei play off siamo destinati a soccombere. Troppe avversarie più esperte, cattive di cattiveria agonistica, forti. Oltre all’Entella, Venezia, Vicenza, Cremonese (che interverrà ancora sul mercato a gennaio), e sono già quattro. Alla fine del Girone d’andata conquistiamo 29 punti su 45, circa il 64%  del totale disponibile. Non è poco, siamo secondi e quindi rallegriamoci, abbiamo più punti di Società che hanno già speso tanto tanto (non è un errore di ripetizione)  per allestire rose competitive. La delusione della prima fase è la Cremonese, la sorpresa positiva è la Pro che, oltre ai cinque pareggi consecutivi, ha anche collezionato tante vittorie fatte di concretezza ed estro. Ora un poco di riposo, serenità ai tifosi, Buon Natale e Meraviglioso Anno che verrà, magari a riportare quelle gioie vissute in tempi abbastanza recenti.

Paolo d’Abramo