Al debutto col Monza, Cosenza suona la carica: “Abbiamo un grande allenatore, andremo lontano”
Francesco, sembrerà banale, ma la prima domanda è obbligatoriamente la più generica, come va…?
Benissimo. Anzi, non potrebbe andar meglio. Quest’anno si è aperto con i presupposti migliori.
Dal raduno allo stadio al ritiro di Cantalupa. Sino ad oggi, a un passo dall’esordio ufficiale in Coppa, come giudichi questo primo stralcio di stagione?
Ho trovato un ambiente davvero carico e dal clima finalmente sereno. Con un allenatore che capisce di calcio: mister Scazzola è preparatissimo e non si perde un solo passaggio. Ci tiene tutti sul chi va là, è un vero e proprio martello. Di lui non posso far altro che parlar bene: personalmente lo conoscevo già l’anno scorso perchè tra squalifiche e indortuni mi è capitato di frequentare la sua Primavera. Sicuramente farà molta strada nel calcio italiano.
Hai iniziato con qualche acciacco…
E’ vero. Mi sono fatto praticare un’operazione di pulizia al ginocchio, ma ora è tutto sistemato. Sto bene e non vedo l’ora di scendere in campo.
Un recente passato, qui a Vercelli, in cui non hai avuto modo di farti apprezzare. Cos’è successo l’anno scorso? Ti sei dato delle spiegazioni?
Si tratta semplicemente di annate negative, in cui tutto gira storto. Sono quelle stagioni in cui non ti riescono nemmeno le cose più elementari e non ci puoi fare niente. Ma ora è tutto finito, fortunatamente.
Attualmente sei uno dei giocatori con più mercato: per te si sono fatte avanti Pisa, Benevento e Trapani. Cosa pensi di fare?
Fa piacere restare nelle grazie di società anche di categoria superiore. Personalmente, però, voglio restare alla Pro: prima di tutto perchè voglio dimostrare di essere un buon giocatore, cancellando le considerazioni negative che si hanno nei miei confronti. Sono grato alla Pro Vercelli e mi piace indossare questa maglia: ho un contratto fino al 2015 che voglio onorare fino in fondo. Ce la metterò tutta…
Il nuovo ds Massimo Varini ha speso parole di elogio per te. Qual è l’annata che consideri migliore nell’arco della tua carriera?
Ad Ancona e gli anni di Reggio Calabria sono stati i migliori. Ma spero, comunque, d’ora in poi, di scrivere delle pagine sportive importanti anche per la Pro.
Stefano Fonsato
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