Secondo: “Resto finchè la Pro non sarà al sicuro”
Un altro successo del connubio Caffé Cavour-Corriere eusebiano, che mercoledì pomeriggio, nella sala conferenze del prestigioso bar del centro, ha incoronato Massimo Secondo come presidente della grande scalata della Pro Vercelli dalla Seconda Divisione alla Serie B, e Umberto Germano come miglior giocatore bianco under 21, concorso quest’ultimo giunto alla seconda edizione.
Un pomeriggio speciale, un’occasione informale per incontrare e applaudire due grandi protagonisti del mondo Pro Vercelli. In cui, tra l’altro, il patron leonino si è pure un pochino “sbottonato” sui temi più caldi che attualmente interessano la compagine di via Massaua, ovvero la questione società e quella legata al futuro allenatore: «Non nascondo che attualmente non ci sono grandi trattative, nè grandi richieste – ha spiegato -. Detto questo, ribadisco il mio impegno ad iscrivere la società alla Prima Divisione e a tenerla per mano sino a quando non ci sarà qualcuno di serio che voglia prendere il mio posto. L’allenatore? Presto sapremo il suo nome anche se Cristiano Scazzola è la prima scelta. E’ bravissimo coi giovani, lo ha dimostrato quest’anno con l’immenso lavoro svolto nella Primavera. Ha qualche richiesta importante da società di Serie A che vogliono affidargli proprio questa categoria di ragazzi e lui, giustamente, si è preso un po’ di giorni per decidere». Anche il direttore generale Giancarlo Romairone ha richieste importanti (vedi anche articolo a pag. 30): «Già, così come Germano che ho qui vicino: significa che alla Pro Vercelli, nonostante tutto, si sono espressi tutti alla grande…». «Comunque ringrazio di cuore per il premio – ha concluso Secondo -. Il fatto che giunga dopo una retrocessione significa che è ancora più sentito ed il suo valore per me è altissimo».
Poi è stata la volta di Umberto Germano, classe ’92, il leone di Cigliano… «Non sapevo di esser stato il giocatore vercellese ad essere arrivato più in alto negli ultimi decenni di storia della Pro. Per me vivere questa esperienza di tre anni, scalando le categorie dalla quarta serie alla B, è stato qualcosa di unico e inimitabile. Da vercellese è stato ancor più emozionante: la gente in giro per la città o per Cigliano mi riconosce e mi ha più volte fermato per chiedermi l’autografo. Non pensavo di arrivare così lontano con questa maglia».
Alla kermesse è intervenuto anche il giornalista vercellese Enrico Demaria: «L’anno scorso di questi tempi c’era una piazza gremita – ha detto -, ora ci troviamo a fare i conti con un seguito di presenze allo stadio certo insoddisfacente viste le premesse della scorsa estate. Ma questo è il calcio in Italia… A mio avviso dobbiamo essere per sempre riconoscenti a questa società per quello che è riuscita a far vivere alla nostra Vercelli: premiare oggi patron Secondo, ha un significato in più».
E poi c’è il fautore dell’evento, colui che non perde occasione per organizzare gli eventi più originali, a livello celebrativo, in onore dei protagonisti della Pro Vercelli (il premio a Braghin dello scorso dicembre insegna), Giordano Tosi, titolare del Caffé Cavour: «Da tifoso “malato” di Pro Vercelli, il presidente mi ha fatto vivere anche ciò che non avevo osato immaginare. Non serve aggiungere altro». Già…