Pro, Ad Ascoli un possibile 4-2-3-1
Pro, c’è da guardare avanti. Più precisamente al match di questo sabato ad Ascoli, squadra di bomber Zaza, primo amore del calciomercato estivo vercellese, mai sbocciato per via della vicenda Masi-Sampdoria – la punta è infatti di proprietà blucerchiata. Sorride, mister Maurizio Braghin se gli si fa notare che ora, l’attaccante con la cresta è seriamente appetito dal Milan: «Non importa, sono contentissimo della squadra che alleno – ha detto nella conferenza stampa svoltasi un attimo prima di partire per le Marche – Mi piace per come lotta, per come si è strutturata, per quanta fame ha di punti. Piace anche ai tifosi che l’hanno applaudita unanimemente (e qui subentra l’unità d’intenti, ndr). E’ vero, contro il Sassuolo siamo stati fortemente penalizzati ma, anche se è durissima, con questi presupposti, possiamo ancora giocarci la salvezza».
Probabile che il tecnico di Cossato abbandonerà, almeno per una volta, il 4-4-2, passando ad un più dinamico 4-2-3-1 così composto: Valentini a supporto della retroguardia composta dai centrali Modolo e Ranellucci, e dagli esterni Vinci (a destra) e Scaglia sulla mancina. A centrocampo, regista e corridore, rispettivamente Genevier e Filkor, che faranno da serbatoio alla parte più offensiva della zona nevralgica composta da Grossi al centro e da Erpen (o Ragatzu) e Cristiano sugli esterni. Là davanti, ballottaggio Eusepi-Greco. Fischio d’inizio, come sempre, alle ore 15.
Intanto ecco Lupeta, altro giocatore dal nome esotico che si è aggregato al gruppo della prima squadra come Kakà. Si tratta di un altro giovane ma, in questo caso, di nazionalità portoghese.