Mister Grassadonia prima del Perugia
Martedì 3 aprile ore 18
Mister Grassadonia prima del Perugia. Per l’Umile è davvero una partita decisiva, così come la prossima, domenica in albis, contro il Novara. Servono sei punti per respirare a pieni polmoni e tonificarsi, con 4 punti resteremmo in prognosi riservata, con meno di 4 rimane l’indulgenza plenaria in articulo mortis. E non è detto che tutti la concedano questa indulgenza.
”La squadra sta bene, la sconfitta di Foggia ha lasciato amarezza ma anche la convinzione che la squadra è in salute. Siamo convinti che con il Perugia è una partita molto importante. L’approccio con il Foggia è stato positivo. Bertosa si aggregherà da mercoledì, Konate ha problemi intestinali. A Foggia qualche giocatore ha stretto i denti, ha giocato con gli antidolorifici, come Castiglia, Morra con la febbre, altri si sono fatti trovare pronti, pur non giocando da tempo. A Foggia abbiamo abbassato troppo il baricentro dopo il vantaggio, non abbiamo retto la botta alla veemenza del Foggia. Raicevic ha fatto lavoro differenziato, anche per lui problemi muscolari. La B è un campionato interessante fino alla fine, siamo vivi. Le critiche sono ingenerose nei confronti di chi contro il Foggia ha dato l’anima, tante partite ravvicinate, non possono giocare sempre gli stessi. Conosciamo il nostro percorso, i giocatori vanno incorragiati. Rovini arruvava da un periodo di lunga inattività, avremmo voluto risparmiarlo ancora un po’, invece no. Il Perugia è forte, ha conquistato autostima. Nel ruolo di Ivan abbiamo Vives e Paghera, Ivan non ha il passo per fare l’interno, ha grande professionalità, sta capendo. Se ci fossi stato io non l’avrei preso o almeno non avrei preso Paghera. Vorrei che ci fossero molte meno polemiche, il gruppo ha bisogno di tutti. Le occasioni a Foggia le abbiamo avute.”
Paolo d’Abramo