Armi spuntate e armi segrete
Il Livorno esonera Panucci e ingaggia Franco Colomba
Armi spuntate e armi segrete. Il Livorno esonera Christian Panucci e prende Franco Colomba, classe 1955 e già a Livorno nel 2004/2005 Tre anni più di Foscarini, Colomba ha allenato in carriera una ventina di squadre, ultima panchina in India, al Pune City dove, nello stesso periodo ha giocato anche il figlio Davide. Pune City, società che è stata fondata nell’estate del 2014 tramite un accordo tra l’attore Salman Khan, Wadhawan Group e il club italiano della Fiorentina. Colomba me lo ricordo quando più di 20 anni fa allenava il Novara, oggi ritorna su una panchina italiana in un club dove, per necessità, serve un autorevole ed autoritario sergente di ferro, in relazione ai tanti nomi di prestigio presenti tra i giocatori amaranto. Il cambio di allenatore porta in genere qualche beneficio, staremo a vedere. Antonini, Jelenic, Gasbarro, il rientrante Luci, Schiavone, Vantaggiato e Fedato ma anche Emerson, Lambrughi e Moscati potrebbero far più paura di Petagna e Cacia, nonostante il Livorno sia stato sconfitto dal Trapani nell’ultimo turno per uno a 0. Se non ho fatto male i conti, dopo undici giornate del girone d’Andata la Pro aveva 11 punti, oggi ne ha collezionati 10 e dalla stessa giornata dell’Andata alla fine del Girone ne fece 13. Se sommassimo i punti attuali a quelli ottenuti nell’Andata da qui alla fine ovvero 34 + 13 otterremmo 47. Per quanto conti la statistica. Oggi Foscarini, sempre per quanto possa valere la ripresa degli allenamenti, ha iniziato la preparazione in vista della trasferta di sabato in terra toscana, mancherà lo squalificato Scavone. Per il resto dal punto di vista fisico non si riscontrano problemi di particolare gravità, più che altro preoccupa, soprattutto in alcuni Leoni, la condizione di forma, non al massimo. La Pro, e non solo quella vista con l’Ascoli, paga ad oggi la precaria solidità difensiva con alcuni giocatori in evidenti difficoltà per lentezza e imprecisione (per esempio Legati che dovrebbe – l’Umile non ne è certo – però essere più veloce di Vantaggiato, anche se meno possente), Umbertino in una condizione di forma non eccellente, Coly che – quando c’è – almeno un paio di errorini a partita li fa e Bani, l’unico a mantenersi con una certa costanza su buoni livelli e con questa affermazione non vorrei essere smentito proprio sabato. Berra deve essere poco affidabile o in imperfette condizioni fisiche, è molto trascurato dal mister. Insomma, armi spuntate. Ci sarebbero anche Mammarella e Budel. Il primo, fortemente voluto dal Presidente Secondo, è un motorino instancabile ed un preciso tiratore di punizioni e costruttore di cross ma per generosità esce spesso dal settore difensivo e i compagni dietro non danno grande affidamento. Budel, in panca quasi costantemente a Brescia e qui, pare, proclamato leader per esperienza e carisma, dopo un buon inizio in maglia bianca, fa quel che può, compensa lo scarso movimento con il mestiere, cerca di tener su la barca bianca, provando a coprire le falle in difesa e qualche volta – per il momento assai di rado e più avanti chissà – a centrocampo. Malonga è certamente il più talentuoso tra gli arrivi di gennaio ma qualche malannuccio fisico ne ha limitato l’impiego contro l’Ascoli. Fausto Rossi non è un leader, e neppure Castiglia, entrambi non stanno passando una condizione di forma splendida, non sono leader ma non riescono neppure ad essere, in questa fase, gregari. Davanti, stante la perdurante assenza del sempreemai rientrante Gatto, la situazione non è delle più rosee e questo basta per definire il momento, senza scendere nei particolari dei giocatori, volenterosi agonisti qualche volta un poco imprecisi, armi spuntate a dispetto dei 5 goal rifilati al Pescara che ne ha presi altri 4 a Crotone. Resterebbero Luca Forte, 22enne ala- seconda punta, e Mattia Lombardo, 21enne mediano. Le questioni son due. O Dom Claudio I li considera le armi segreti in vista della conclusione del torneo o li giudica –ancora – inadatti ad esordire nella Pro in questo campionato di serie B. La prima eventualità sarebbe affascinante – per quanto le armi segrete evochino fini infauste – la seconda forse più realistica e quindi terribile, in virtù d’un mercato di gennaio che ha solo parzialmente rinforzato la squadra, scaricando qualche contratto più oneroso. Che poi, a dirla tutta, è stata il denominatore comune della gestione economica di quest’anno – lo scarico di contratti onerosi – e lo scrivo in modo del tutto neutro, altroché. L’altro denominatore è stato l’arrivo di giocatori dalla Juventus, calciatori che si sono rivelati, purtroppo, poco adatti a questa Pro. Ah! Saperlo, prima. Un piccolo accenno agli arbitri di serie B, alla luce delle sintesi guardate e riguardate. Bene, sono davvero rare le gare – di questo turno – per esempio, dove una delle due squadre in campo non ha da recriminare sulle direzioni. Anche in questo caso, regolamenti alla mano e riunioni tecniche periodiche, se tutti loro continuano ad arbitrare le questioni sono tre, 1) il livello è questo, 2) gli errori, per certo involontari, non sono così gravi oppure 3) di errori, semplici sviste arbitrali non ce ne sono. Naturalmente non voglio contraddire chi crede al gomblotto o agli sguardi benevoli o malevoli nei confronti di qualche squadra, potrebbe anche essere ma non ne avremo mai la riprova e continueremo a vivere piuttosto male, nonostante l’espulsione di bile, assai peggiore quando è fatta Dopo Livorno, la Pro riceverà il 2 aprile il Modena e domenica 10 aprile, alle 17 e 30, giocherà a Como. Dovremmo fare in queste tre partite 5 o sei punti, ci riusciremo?
Paolo d’Abramo