Campagna d’Inverno
Mercoledì sera il Perugia al Robbiano Piola
Campagna d’Inverno. Non lamentiamoci di Dom Claudio I quando fa un allenamento a porte chiuse. Pensate che Bisoli, dopo la vittoria dell’altro ieri con il Livorno per 4 a 1, farà tre giorni di allenamento a porte chiuse – sabato domenica e lunedì – poi la squadra umbra martedì partirà alla volta di Vercelli – o di Novarello, chissà – per giocare mercoledì sera al Robbiano Piola. Il Perugia avrà qualche assenza, in attesa delle decisioni del Giudice Sportivo – per esempio il bravo Parigini espulso per doppia ammonizione – ma la Rosa è lunga, le alternative sono ottime ed abbondanti, questa è comunque la formazione che ha affrontato i Labronici, così messa in campo dall’ex Orso Grigio ( nel senso di alessandrino) Bisoli, appunto. Rosati, Della Rocca (46′ st Drole), Spinazzola, Taddei (52′ st Rizzo), Volta, Zebli, Belmonte, De Prete, Di Carmine, Zapata (46′ st Ardemagni), Parigini. A disposizione Zima, Comotto, Rossi, Mancini, Lanzafame, Didiba. Da parte nostra, attendiamo le decisioni del mister, soprese e novità. L’assenza di Faustinho a Trapani potrebbe per esempio fa pensare ad un suo impiego nel difficile ultimo incontro casalingo del Girone d’Andata. In difesa molti, Umile compreso, chiedono la staffetta tra Coly e Legati, inoltre Germano potrebbe riposare un turno e far spazio ad un buon Berra che si è ben disimpegnato in Sicilia. Non capisco gli Innamorati che reclamano un turno di riposo per Di Roberto. Nunzio si spende molto, certo commette qualche errore perché consuma tante energie e, per esempio, se sul finire di gara avesse messo maggior convinzione in quell’assist, ora forse saremmo a parlare di tre punti conquistati in terra siciliana. Allo stesso modo Mustacchio, dopo alcune prestazioni molto convincenti, sembrerebbe pagare un piccolo dazio di energie dopo una discreta assenza dai campo per i malanni, ma continuiamo a credere in lui così come in Beltrame e Luperini, arrivati dalla Juve insieme allo sfortunato Nocchi alle prese con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro in quel di Carrara dopo la breve parentesi vercellese. E mentre al portierone tutti gli Innamorati rinnovano gli auguri per una pronta guarigione, ai due sopradetti gli stessi Innamorati augurano una luminosa carriera, nella certezza che a gennaio arriveranno a Vercelli due giocatori di almeno pari valore selezionati da Dom Claudio I e non accettati sorridendo con le rassicurazioni del mittente. Restano comunque in piedi le probabilità che Beltrame e Luperini, chissà, nelle prossime due gare prima della pausa, facciano un paio di goal a testa, o macinino chilometri mordendo i polpacci degli avversari, o ancora inventino assist al bacio per i loro compagni. Perché – dopo l’abituale salmo laico di ringraziamento alla Società e i conti in ordine e la riconoscenza e Forsa Pro – il vero nodo è la panchina corta, o meglio l’opportunità di avere ricambi adeguati, anche o soprattutto giovani e motivati ma anche bravi e non giovanissimi, in grado di sostituire degnamente i potenziali titolari quando questi sono impossibilitati a scendere in campo. Ma tutti gli Innamorati sanno bene che, per abitudine, chi nelle Società decide come e se rimpinguare o modificare leggermente la Rosa in accordo con le finanze e guardando al miglior rapporto qualità/prezzo, si sciroppa migliaia di chilometri all’anno, visiona giovani e meno giovani, passa le notti a guardare filmati dei calciatori, conosce tutto il dizionario dei cognomi dei calciatori italiani dall’A alla Z e sa di certo come fare, in tutte le Società. Per questo gli Innamorati sono più che tranquilli, senza che nessuno salti subito agli occhi adducendo che non c’è mai niente che va bene, disfattisti, pessimisti, gufi, tiè. In più, la rassicurante presenza di Dom Claudio I a porgere il suo sguardo profondo sulla campagna di gennaio è di ulteriore conforto. Quanto alla partita di mercoledì sera con il Perugia, penultima prima del confronto in terra sarda, sarà tosta. Totale fiducia, dopo il pari contro i ragazzi di Serse Cosmi, risultato cui non eravamo quasi più abituati dall’avvento del Dom, ci attende un’altra gara di emozioni. Temprati come siamo, non ci spaventa.
Paolo d’Abramo