Ed è subito sera, ed è subito Bari
Martedì alle 20.30 al Robbiano Piola, rientrano Germano e Castiglia
Ed è subito sera, ed è subito Bari. Due giorni prima della partita con il Bari, nell’allenamento della domenica mattina, sono presenti e operativi Germano e Castiglia (quest’ultimo prima della seduta d’allenamento aveva provato a parte con il preparatore,nduc) mentre sono assenti il lungodegente Fausto Rossi, Sprocati e Ardizzone. Foscarini ha provato queste due formazioni contrapposte, una specie di 4-1-2-3 per entrambe, ovvero 4-3-3 con il regista davanti alla difesa leggermente arretrato e pronto agli inserimenti. Germano Redolfi Legati Scaglia; Castiglia davanti alla difesa; poco più avanti Matute e Negro, Beltrame Marchi Mustacchio. Dall’altra parte Berra Bani Coly Filippini; Emmanuello davanti alla difesa, Poco più avanti Luperini e Scavone, Gatto Beretta Di Roberto. Foscarini cerca la soluzione per legare i reparti senza schiacciare troppo la squadra e rendere fluidi gli inserimenti da dietro. Così, dopo l’immeritata sconfitta di Pescara è subito calcio di sera, è subito Bari. Il prossimo avversario è la Bari, squadra d’una città e Tifosi che vivono con discreta sofferenza la presenza in serie B, abituati al più prestigioso palcoscenico della serie A. Insomma, chi s’accontenta gode, ed anche dalle parti della piccola Vercelli che vive di Pro, qualcuno si lamenta e qualcuno è comunque felice sempre- dipende dai punti di vista- nel nostro piccolo di modesta città di provincia e dintorni di latifondo contemporaneo. Lamentosi ce ne sono sempre e ovunque, come certi vercellesi di città e campagna, quasi mugugnanti come i liguri. Ma veniamo ad altri mari, il Mare Bianco e quello Adriatico, Bari vecchia e Bari nuova, serie B con un allenatore capace ed esperto, Davide Nicola, e tanta voglia di A. Una rosa ed un undici che l’altro ieri ha pareggiato al San Nicola con l’Entella, 0 a 0, noia e piccola insoddisfazione. Nicola ha schierato il Bari con il 4-3-3 e questi uomini Guarna; Sabelli, Di Cesare, Contini, Del Grosso; Romizi (dal 46′ Defendi e dal 76′ Sansone), Porcari, Valiani; Rosina, Maniero, De Luca (57′ Boateng). A disposizione Micai, Donkor, Rada, Donati, Di Noia, Puscas. Lo sappiamo tutti che il Bari è più forte della Pro ma se vincessero sempre e solo i più forti, perché si dovrebbe giocare e non rinunciare a priori, noi che secondo alcuni critici non dovremmo essere in grado di reggere un campionatone come la serie B? Chepperò, la sublime e straripante forza di quasi tutti gli avversari, non sia poi la scusa del dopogara per coprire errate scelte estive. Perché, sempre come sostengono i realisti, in questo grandhotel Pro Vercelli, dove aleggia un sentimento di fasti passati, noi da nobili decaduti appena rialzati, dovremmo vivere con il sorriso tutti i giorni, senza la puzza sotto al naso dei parvenu o i modi da ganassa. Insomma, da gente semplice, eppure tignosa, niente intingoli ma patate e salsiccia, pan e tumatica, che per i non vercellesi sarebbe pane e pomodoro. Un mio amico l’altra notte è entrato nei sogni di Foscarini, immagini espresse peraltro in un dialogo immaginario all’interno del quale l’allenatore avrebbe chiesto 4-5 giocatori per gennaio. Il nodo sta in parte nei ruoli ma in maggior misura nei nomi. Perché, fermo restando che i nuovi arrivi della rosa attuale sono giunti – da quanto riportato nel sogno del mio amico – indicati dall’ex allenatore nei ruoli e avallati mestamente nei nomi – tutti gli Innamorati sarebbero felici che arrivassero nomi indicati dal mister e non avallati a posteriori. Ma di questo ora ne siamo certi, tutti quanti. Video su Salvatore Quasimodo, premio Nobel nato nel 1901, il primo luglio, 40 giorni prima di Giuseppe Seccatore da Pezzana, della Pro fu ottimo interno e ci giocò dal 1928 al 1933.
Paolo d’Abramo