Grassadonia, Atzori, Grassadonia
Grassadonia, Atzori, Grassadonia. Questo pezzo ha due immagini, in copertina c’è il volto di Gianluca Atzori, per la foto sui Social ho scelto, e non avrebbe potuto essere diversamente, GianLuca Grassadonia. Gianluca Atzori è stato esonerato dal ruolo di mister della Pro, è la sera del 22 gennaio. Al suo posto è stato richiamato GianLuca Grassadonia. La notizia ha avuto l’effetto di una deflagrazione di grande rilievo sul web e ingolfato le pagine. Dopo tre sconfitte consecutive, due nelle ultime giornate del Girone d’Andata e l’ultima a Frosinone, la Società guidata dal presidente Secondo ha deciso – è ragionevole ritenere dopo aver sentito l’opinione dello Spogliatoio ma si tratta di una supposizione dell’Umile, una semplice idea personale – di riavvolgere il nastro di qualche settimana e ripartire dal mister d’avvio Stagione. Dal punto di vista umano, così come ero dispiaciuto per l’allontanamento, a dicembre, di Grassadonia, ora sono rammaricato per l’esonero di Atzori, molto rammaricato, perché si tratta di un fallimento rispetto al cambio di rotta auspicato, alla scossa che ci si attendeva e che non è arrivata. Atzori ha pagato il dazio dello Spogliatoio frantumato e, forse con eccesso di fiducia nei mezzi fisici e tecnici di alcuni giocatori a disposizione, delle scelte tattiche che si sono rivelate suicide. Dispiace, dal punto di vista umano, mi dispiace molto. Ma…allegria…! Ora ritorna Grassadonia che l’Umile ha costantemente apprezzato per i risultati ottenuti, alcuni eclatanti, come la vittoria nel derby o i successi contro Perugia e Cesena, altri sofferti. E di sofferenza ce n’è stata, nelle sconfitte che hanno portato, infine, all’esonero del 16 dicembre dopo lo scivolone con lo Spezia. Senza dubbio, con il materiale umano a disposizione, Grassadonia aveva fatto piccoli e grandi miracoli laici, quelli che non è riuscito a ripetere , o meglio a migliorare, Atzori. Ora, a Grassadonia, si chiede un miracolo laico ancora più grande, grandissimo, salvare la Pro in campionato e conservarla in serie B. Io ci credo, potesse bastare. Con quale Rosa a disposizione Grassadonia proverà l’impresa, al momento è impossibile scriverlo, dirlo, anche immaginarlo. Manca una settimana alla fine di un mercato che Grassadonia non ha guidato, manca ancora una prima punta e/o forse una seconda punta , non si escludono altri ulteriori arrivi, in funzione di partenze individuabili in Grossi, Bruno, Vajushi, su Castiglia e intorno alle punte Raicevic Morra e Polidori ci sono ancora incertezze, forse. A Grassadonia ora toccherà lavorare in quelle che per il tecnico ed il suo staff sono le condizioni ideali, quelle che hanno sempre valorizzato la qualità del mister quando ha guidato squadre rivoluzionate dal mercato, in mortificate condizioni di classifica e di morale. Se Grassadonia riuscirà nell’impresa, potrà serenamente essere iscritto nell’albo degli eroi della Pro. Certo, dipenderà dalle ultime scelte di mercato, dalla capacità del gruppo di rispondere alla sollecitazioni ed anche dall’entusiasmo che si riuscirà a ricreare fin dalla partita con l’Ascoli, sabato, tra pochi giorni. Contro gli uomini di Cosmi sarà una gara decisiva, ne mancheranno ancora molte alla fine ma sabato si vedrà se questa volta la scossa è servita, una cardioversione per riportare la Pro – malata e spenta più che aritmica – ad una condizione di entusiasmo e ritmo come contro il Novara, il Cesena, il Perugia, l’Empoli ed aggiungo anche con il Foggia, al di là di alcune discutibili decisioni arbitrali. Un ritmo costante e positivo. In bocca al lupo e buona fortuna a Gianluca Atzori, bentornato a Gianluca Grassadonia, so che non piace a tutti gli Innamorati ma resto convinto che ha le qualità per salvare la Pro, con l’aiuto di tutti, compresi – o soprattutto – i Tifosi – che mi auguro affolleranno sabato pomeriggio gli spalti del Robbiano Piola per sostenere la squadra in una decisiva tappa del campionato cadetto. Allegria dunque, e Forza Pro!
Paolo d’Abramo