Tesoretto e speranze, verso la gara con il Carpi
Sabato pomeriggio il Carpi al Robbiano Piola
Tesoretto e speranze, verso la gara con il Carpi. Siamo poco oltre la metà di ottobre, la Pro è reduce da un buon pari contro il Bari, acciuffato per le unghie e i capelli, i Bianchi si stanno rimettendo in carreggiata dopo un avvio difficile e doloroso, le sconfitte contro Frosinone, Ascoli e Cremonese hanno rappresentato quel che nel ciclismo è una foratura con salto della catena o una brutta caduta con escoriazioni. Da questi fastidiosi inconvenienti i nostri Leoni si sono rialzati, e anche bene. Per inciso, meglio forare o cadere all’inizio del campionato del mondo in linea- più o meno come la nostra cempionslig con la differenza che nel microcosmo di una gara si sviluppa tutto il torneo calcistico europeo – piuttosto che arrivare sboffi alla fine o prendere un chiodo o una tacchettata a fine corsa. Da quell’inizio impervio la Pro ha trovato, successivamente, una sua dimensione ma il recupero non è ancora finito, si sono spese energie per riprendere il gruppo ed ora ci muoviamo in coda, senza però possibilità di rifiatare perché ti distrai un attimo e gli altri sono già scappati avanti di nuovo. Grassadonia ha molti meriti del ritorno della sua Pro insieme agli altri, anche quello – o soprattutto – di aver inteso nell’immediato che con i giocatori a disposizione e il 3-5-2 non saremmo andati lontano, troppo piatti, troppo remissivi. E, comunque, il 4-3-3 è il suo gioco, un bel gioco davvero, come da molti anni non si vedeva al Robbiano Piola. La Salernitana ha vinto nel posticipo ad Avellino, ci ha superato ma si sa che l’Avellino di mister Novellino, prossimo avversario nell’infrasettimanale dopo il Carpi di sabato al Robbiano Piola, va a cicli di partite, è una squadra piuttosto imprevedibile. Noi abbiamo l’obiettivo di fare da qui alla fine di dicembre più punti possibili, ragionevolmente altri 14 o 15 nelle restanti 12 partite da qui al termine del Girone d’andata, punti da sommare agli attuali 9 per girare intorno ai 23-24 punti e restare in pista con ottime prospettive. Ce la faremo? Sono fiducioso. Da più parti, le voci che fuggono quando si lasciano porte e finestre aperte nei luoghi delle decisioni dei sogni notturni, lascerebbero intendere che per gennaio sarebbero in serbo 2-3 colpi utili a far far alla squadra un ulteriore salto di qualità. Però, a gennaio occorre arrivare vivi per mettere sul piatto il tesoretto e, soprattutto, capire dove intervenire. A questo proposito, mi era venuta voglia, oggi, di andare a sentire gli Innamorati nel corso dell’allenamento a porte aperte ma, senza presunzione alcuna, conosco le impressioni. Gli ipercritici, i fiduciosi, i fideisti a prescindere, tutti naturalmente compresi nei cieli del laico paradiso bianco, i Gironi per noi non sono quelli infernali ma, al limite, quelli della serie C che non vorremmo rifrequentare tanto presto. E, le sento senza audio in diretta, queste voci. Curiosamente, cambierebbero alcuni giocatori che, per certo, non se andranno da qui a gennaio e, aggiungo, per fortuna. Perché sono bravi e adeguati alla B, sono fondamentali per il gruppo che è il dodicesimo in campo al posto eventuale dell’assente portafortuna, perché con il gruppo ci si salva. Quindi, toglietevi dalla testa che siano sostituiti A, B, C o altri da aggiungere all’ordine alfabetico. Non accadrà. Il tesoretto aggiungono alcuni, Umile compreso, è già in casa, nella Rosa a disposizione del mister, basta cogliere i momenti di forma migliore. Alcuni Innamorati chiedono un clone di Vives, altri invocano più qualità a centrocampo, altri ancora implorano uno che la butti dentro quando la Pro, tutto sommato, può mandare in goal chiunque con il gioco di Grassadonia. E, fermo restando anzi ricordando che dobbiamo ancora scoprire Polidori oltre che avere costante conferma di Raicevic, calciatore dalla classe sopraffina, potente, gli Innamorati maligni lo vedono qualche volta un po’ annoiato o poco mobile, in questo senso – e facendo le dovute distinzioni sulle diversità di potenza fisica e movimenti – potrebbe ricordare lo zar Pietro (cioè Iemmello ) che personalmente a me piace moltissimo come giocatore ma altri Innamorati, purtroppo, lo inseguirebbero con il forcone. Se non erro, dovrebbe attualmente esserci in Rosa un posto per un Over 23, di età superiore ai 23 anni, lasciato libero da Messias. Si potrebbe, quanto alle possibili partenze, guardare ai giocatori meno impiegati, giovani e no, si deve ricordare che il campionato è lungo con potenziali squalifiche qua e là, infortuni tocchiamo legno. Ed allora, in questo senso, non già uno o due titolari da inserire ma ricambi validi, parte dei quali attualmente ci sono ma reduci da problemi fisici, per esempio Rocca. E, in particolare, si dirigerà l’attenzione verso giocatori che non dovranno avere bisogno di preparazione lunga un mese, reduci da infortnui, spaccaspogliatoio, et cetera. Il tesoretto, se davvero c’è, va usato con giudizio, arrivando freschi all’after hours del Girone di Ritorno e con le energie migliori per salvarsi. Al ritmo della discomusic.
Paolo d’Abramo