Palloncini, pastorelle, cimici
Lunedì sera la Pro a Palermo
Palloncini, pastorelle, cimici. A due giorni da Palermo vs Pro Vercelli e a un giorno dalla conferenza stampa di domani dell’allenatore dei Bianchi, Gianluca Grassadonia, gli animi degli Innamorati restano sospesi tra emozioni opposte, animi appesi con le mollette della biancheria che se arriva un colpo di vento un po’ forte volano via e vanno a schiantarsi su qualche pilastro di cemento armato, diversamente dai palloncini della canzone sottostante. I palloncini dei desideri che sfuggono dalle mani dei bimbi fanno decimigliaia di chilometri, vengono raccolti da una giovane pastorella oppure da un nonnino, la pastorella e il nonnino scrivono al bambino che aveva riposto nel palloncino il suo indirizzo e nasce una bella amicizia, magari succede che la pastorella e il bambino dopo 15 anni si sposano e il nonnino gli regala la casa. Palloncini dei desideri. Ora, tutti quanti siamo fiduciosi che la favola della Pro povera ma combattiva si possa compiere anche quest’anno, le premesse dell’antivigilia. È questo il prologo della sesta giornata in bianco, come una cena, abbigliamento e tovagliato, oppure nel senso di digiuno dopo aver fatto due punti in cinque partite. Tale prologo lascerebbe immaginare il palloncino nelle mani di una strega che lo buca e si mangia il messaggio, se potesse e non fosse troppo distante si mangerebbe subito anche il bambino, in ogni caso ha l’indirizzo. La settimana dopo il pari con la Salernitana è trascorsa serena, nelle domande degli Innamorati sulle novità eventuali in casa Bianca c’è sempre la voglia di estremo, s’immaginano di ascoltare il racconto di abbracci forti tra giocatori e giocatori e mister, assistenti, tutti insieme sul campo del Robbiano Piola quando gli Innamorati possono vedere gli allenamenti o in alternativa scazzottate, liti, insulti, tensione, petardini e trombette. Niente di tutto questo, nessun retroscena, tutto liscio come l’olio, come – citando a memoria – mi sembra di ricordare la frase di Giulia fidanzata di Caruso, ovvero Francesco in Caruso Pascoski di padre polacco. Poi Giulia scappa con un altro. Formazione ad oggi? Marcone in porta, punti fermi a meno di sorprese scriverei Legati Bergamelli Mammarella Vives, Firenze, Raicevic, il resto chissà. Tra Palermo e il Cesena al Robbiano Piola si gioca una parte piccola in termini di punti – ma pesante – del destino della Pro in questo campionato. Il mio amico Fabrizio mi lascia intendere che se questa Pro non la salva – dalla strega, dalla retrocessione, dal pilone di cemento armato – Grassadonia, allora non la salva nessuno. In subordine, come nelle arringhe difensive, il mio amico chiederebbe al giudice Eupalla il cambio con un allenatore navigato, tipo Foscarini, o sanguigno, navigato e carismatico, tipo Cosmi. Il mio amico Fabrizio direbbe no Prina, no Scienza, no Breda. Altri tifosi son già rassegnati dopo il primo giro di pista, come le Ferrari che van fuori alla partenza, altri ancora tifano a prescindere anche se la Pro è malmessa come una cimice di fine estate dopo una ciabattata di Giulia, ma non con le infradito di gomma, una ciabattata sulla parete con uno zoccolo di legno della pastorella, di sicuro non Heidi che personalmente ho sempre visto scalza. Arbitro di Palermo vs Pro Vercelli sarà Niccolò Baroni della sezione di Firenze, coadiuvato dagli assistenti Francesco Fiore di Barletta e Mattia Scarpa di Reggio Emilia. Quarto uomo Francesco Raciti di Acireale. Pro, abbi cura di te anche se non sai ancora nelle mani di chi andrà a finire il palloncino bianco.
Due video sottostanti
Paolo d’Abramo